Revoca cittadinanza a Mussolini: Andreoni isolata

Il sindaco dem Pugnaloni: "Atto simbolico superato dalla storia. Ci dobbiamo preoccupare dei tentativi di restaurare forme di neofascismo"

Revoca cittadinanza a Mussolini: Andreoni isolata

Revoca cittadinanza a Mussolini: Andreoni isolata

Ne prendono atto i capigruppo in Consiglio ma non si accodano alla richiesta del vicesindaco dem Paola Andreoni di far revocare la cittadinanza onoraria al duce Benito Mussolini, conferita nel 1924 dall’allora sindaco Piero Gallo. Nemmeno il sindaco Simone Pugnaloni: "E’ interessante leggere i documenti del nostro archivio storico e nello specifico le dichiarazioni di fedeltà al regime fascista dichiarata a suo tempo dal sindaco Gallo ma è altrettanto certo che nella nostra vita democratica ’fondata sulla Costituzione repubblicana’ tutto ciò assume un puro valore di cronaca storica. Infatti la nostra fedeltà democratica è forte, è salda. La revoca può risultare simbolica ed è stata ormai superata dai fatti storici. Ciò di cui ci dobbiamo molto preoccupare sono i tentativi continui di restaurare forme di neofascismo". Il capogruppo del Pd Diego Gallina Fiorini: "Tra il 1923 e il 1924 ci furono centinaia di città italiane che conferirono questo titolo a Mussolini ma quella deliberazione ormai non ha più alcun valore dal 1946. A me preoccupano molto di più le minacce alla democrazia di oggi, le tentazioni autoritarie". Caterina Donia del M5s dice: "Revocare la cittadinanza non serve per riscrivere la storia. Questo potrebbe essere un atto di valore simbolico per respingere il sorgere dei fascismi contemporanei e per promuovere una cultura della pace. Il nostro dovere è trovare soluzioni ai vecchi e nuovi problemi di ogni cittadino e della società in base ai principi della democrazia". Achille Ginnetti di Pof afferma: "Il fascismo è stato spazzato via dalla storia e sui valori della democrazia e dell’antifascimo si fonda la nostra Costituzione che ha di fatto annullato ogni atto politico assunto durante quel periodo. Se venisse presentato l’odg per la revoca, il mio voto sarà favorevole".

Stefano Simoncini delle Civiche: "Non è ritornare su un fatto ormai relegato alla storia, che sancisce il nostro convinto antifascismo e la nostra piena adesione ai valori repubblicani e democratici promossi dalla Costituzione italiana. Le Liste civiche sono antitotalitarismi di qualunque colore politico siano".

Critico Alberto Maria Alessandrini della Lega: "Non si parla di lavoro, di sociale, se questi sono i problemi della Sinistra la dice lunga. Siamo politici e conosciamo la bellezza e l’importanza di vivere in un Paese democratico. È anacronistico".

Silvia Santini