Rifiuti, il Comune "apre" ad AnconAmbiente

L’assessore Giacanella giudica positivamente l’ipotesi e bacchetta il Pd: "Persi nove anni di tempo per la vostra incompetenza"

Rifiuti, il Comune "apre" ad AnconAmbiente

Rifiuti, il Comune "apre" ad AnconAmbiente

"Nove anni di tempo perso" per non essere arrivati alla gestione unica provinciale dei rifiuti? È scontro tra Il Pd che ha gestito la partita negli anni scorsi e gli amministratori di centrodestra che sembrano dare fiducia alla nuova proposta del sindaco di Ancona Daniele Silvetti di affidare il servizio ad AnconAmbiente. Ipotesi ancora tutta da concretizzare e di cui dimostrare l’economicità pena probabili ricorsi da parte dei privati. Ma che ha incassato da parte dei Comuni ‘scettici’ un’apertura di credito che somiglia più ad una tregua su posizioni attendiste. Alle accuse del Pd anconetano che ha parlato di "ostruzionismo dei Comuni di centrodestra, in particolare Ancona e Senigallia e dell’ex amministrazione jesina" replica dalla giunta falconarese l’assessore al Bilancio Marco Giacanella: "La candidatura di Anconambiente ‘integrata’ con il conferimento dei rami di azienda da parte delle altre società pubbliche del territorio è un elemento di novità che supera alcune delle criticità espresse dalla Corte dei Conti. L’altra novità è la disponibilità al dialogo espressa dal sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, al fine di cercare di superare tutte le criticità espresse nelle sentenze e nei pareri dei vari organi giurisdizionali amministrativi".

Altri sindaci in testa quello di Senigallia Massimo Olivetti e di Serra San Quirico Tommaso Borri hanno lamentato il fatto di aver ricevuto la proposta solo il giorno prima del voto in Ata sabato scorso. "Il percorso per un servizio unico nella nostra regione – replica Giacanella al Pd anconetano - è stato rallentato dalla miopia, tracotanza e incompetenza del Pd anconetano che, cieco e sordo ad ogni consiglio, per nove anni ha insistito con soluzioni che sono state bocciate nell’ordine da Tar, Consiglio di Stato e Corte dei Conti. I ricorsi non sono stati fatti dai comuni di Falconara e Senigallia, ma l’esito era stato da noi previsto e comunicato. Quindi il Pd anconetano e solo esso ha fatto perdere tempo e soldi a tutta la provincia".

"La Giunta Mancinelli – affonda Giacanella - non ha prestato alcuna attenzione alle proposte, ai suggerimenti e ai dubbi provenienti da numerosi Comuni, compreso il nostro, con il risultato di aver fatto naufragare tutti i progetti, bocciati dal Tar, dal Consiglio di Stato e dalla Corte dei Conti, come era prevedibile. Oggi tutto è bloccato ed a farne le spese sono molti cittadini della provincia, tra i quali quelli falconaresi. Non abbiamo potuto ricontrattare gli elevati costi del servizio del gestore con altri più vantaggiosi per i cittadini e di beneficiare di quelle economicità di scala portate da un sistema fatto su base provinciale. Il comune di Ancona ora - conclude - ha tre mesi per proporre un piano economico finanziario ed un progetto che sappiano soddisfare le esigenze dei cittadini della provincia e sappiano rispettare i vincoli della Corte dei Conti".