Rifiuti, rischio stangata. Aumenti quasi del 10%

L’Arera ha varato disposizioni che avranno un impatto diretto o indiretto sulla tassa

In arrivo una nuova batosta Tari per i cittadini della Provincia di Ancona: si potrebbe sfiorare il 10 per cento di aumento. L’Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha comunicato un aumento previsto del 9,6 per cento e ora i Comuni che fanno parte dell’Ata di Ancona dovranno effettuare un’analisi dei costi e apportare eventuali correttivi. L’Arera ha varato nell’ultimo periodo una serie di disposizioni che avranno un impatto diretto o indiretto sulla tassa sui rifiuti, anche per effetto dell’inflazione. Non si escludono inoltre ulteriori aumenti in quei Comuni che passeranno al porta a porta o che, come Jesi, stanno portando avanti l’assunzione di nuovo personale per effettuare la raccolta rifiuti. Il tributo è finalizzato alla copertura dei costi relativi al servizio che in molte città sono in aumento. Ci sono anche amministrazioni comunali che stanno studiando come poter diminuire l’incremento, grazie alle somme che derivano dal recupero degli accertamenti Tari. C’è ancora poco più di un mese di tempo per studiare come evitare una nuova mannaia sulle famiglie già gravate da inflazione e aumento del costo della vita. L’approvazione delle tariffe Tari 2024 per i Comuni resta fissato al 30 aprile prossimo.

Intanto è quasi al completo il piano economico finanziario per la gestione unica provinciale dei rifiuti studiato dai Comuni di Ancona e Jesi. Entro la fine del mese dovrebbe essere presentato all’Ata e entro fine giugno la gestione unica dovrebbe essere varata. Sta prendendo forma il progetto ideato dai sindaci di Ancona e Jesi, Daniele Silvetti e Lorenzo Fiordelmondo e si conta di arrivare presto a chiudere il cerchio. AnconAmbiente spa sarà affidataria in regime in house dei servizi inerenti al ciclo integrato dei rifiuti. Le società partecipate dai Comuni della provincia dovranno cedere il relativo ramo d’azienda ad AnconAmbiente a cui dovrà essere affidato il servizio rifiuti. All’assemblea Ata di settembre dello scorso anno il progetto proposto da sindaci del capoluogo e di Jesi, nonostante le loro differenti visioni politiche, ha incassato 27 sì e 10 astensioni. Lo schema societario prevede l’acquisizione dei rami di azienda di Jesi Servizi, Cis e Sogenus e prevede anche la fusione per incorporazione di Ecofon.

"L’iniziativa – ha spiegato il presidente della Provincia di Ancona Daniele Carnevali – ha fatto tesoro delle osservazioni della Corte dei Conti, che criticava la creazione di nuove società partecipate e la mancanza di uno specifico soggetto che possedesse il necessario know-how nel settore rifiuti. Si tratta di una iniziativa aperta e inclusiva vista la netta maggioranza che ha votato a favore".

Sara Ferreri