Risse e atti vandalici: chiude il chiosco

Staffolo, la decisione del questore dopo una serie di episodi legati all’alcol. Il presidente della cooperativa: "Ce l’abbiamo messa tutta"

Risse e atti vandalici: chiude il chiosco

Risse e atti vandalici: chiude il chiosco

Risse tra ubriachi, vandalismo in paese e alcol a minorenni: il questore chiude di nuovo il chiosco comunale gestito da una cooperativa (Kiosco Europa) di Staffolo. I gestori – Borgoland, cooperativa di comunità senza scopo di lucro - gettano la spugna con grande rammarico: "Ce l’abbiamo messa tutta – spega il presidente Nicola Valeri –. Abbiamo segnalato in ogni modo quei quattro o cinque ragazzi minorenni e anche maggiorenni, sono sempre gli stessi che creano scompigliano e disordini. Un vero peccato perché c’era grande entusiasmo, collaborazione e orgoglio tra i cinque lavoratori ma anche l’intera comunità di Staffolo per essere punto di riferimento e ritrovo anche dai Comuni vicini".

La decisione è arrivata dal questore di Ancona Cesare Capocasa che ha comminato la sospensione dell’attività di somministrazione alimenti e bevande e di pubblico spettacolo al chiosco di Staffolo per 15 giorni. Il provvedimento è scaturito a seguito di numerose segnalazioni ed interventi, effettuati dai carabinieri di Staffolo i quali hanno reso necessario l’intervento dell’autorità provinciale di pubblica sicurezza.

Già nel mese di giugno un ragazzo che si trovava nell’area del locale destinata al ballo era stato picchiato da alcuni giovani in stato di ebbrezza ed era dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso.

Il malcapitato aveva poi sporto querela per lesioni personali contro gli aggressori. Il 9 luglio scorso poi un dipendente del pubblico esercizio aveva somministrato alcol a un minorenne ed era stato sanzionato, insieme al titolare del locale. In altre occasioni era emerso che i giovani che si recavano al Kiosco Europa si erano resi responsabili di danneggiamenti nel centro storico del paese. Già nello scorso anno il locale era stato destinatario di un ulteriore provvedimento di chiusura. Nei mesi scorsi anche i genitori dei ragazzini presi di mira avevano protestato. La loro richiesta era di maggiori controlli ed era intervenuto anche il sindaco Sauro Ragni. A luglio scorso il Comune, visti i fatti di violenza avvenuti tra i giovani e gli atti di vandalismo, aveva ridotto l’orario di apertura serale il venerdì del chiosco di proprietà comunale e gestito dalla società Borgoland. Era stato anche incrementato il personale privato di vigilanza nelle aree circostanti. Ma non è bastato. "Avevamo chiesto anche collaborazione alle forze dell’ordine per allontanare quei ragazzi – conclude Valeri -. Ci sentiamo poco tutelati e non ci sono più le condizioni per andare avanti. A questo punto non riapriremo più nemmeno il prossimo anno".

Sara Ferreri