Sanzio e nuove rotte Turismo, dati in picchiata "Vacanzieri esteri per risollevare il settore"

Gli operatori preoccupati per i numeri dei mesi estivi chiedono progetti per sfruttare i collegamenti dallo scalo: "Occorrono subito azioni di marketing per sperare di vedere i risultati tra un anno".

Sanzio e nuove rotte  Turismo, dati in picchiata  "Vacanzieri esteri  per risollevare il settore"

Sanzio e nuove rotte Turismo, dati in picchiata "Vacanzieri esteri per risollevare il settore"

"Nessun progetto o coinvolgimento sulle nuove rotte internazionali in partenza dal Sanzio". Gli operatori del settore del turismo restano perplessi rispetto ai collegamenti con Barcellona, Amsterdam, Bucarest e Vienna annunciati appena due giorni. A sentire chi di turismo ci vive, l’attuale scenario non è per nulla facile, soprattutto per il forte calo di presenze che si registrano dall’inizio dell’estate. E l’agosto appena iniziato non riuscirà a colmare il forte segno negativo. In questo ragionamento si inserisce il discorso relativo ai nuovi collegamenti dal Sanzio. In sostanza si prospetta l’opportunità, anche alla massa critica locale, di spiccare il volo verso l’estero mettendo ancora più in difficoltà il turismo nostrano che, al momento, sta reggendosi sugli italiani anche con gli stessi marchigiani.

E’ questo il punto. In Austria, Olanda e Spagna non si è messa in piedi nessuna azione di marketing nei mesi precedenti che possa giustificare l’arrivo di turisti da quei Paesi nelle Marche. Semmai il contrario. Si potrebbe pensare a un qualche risultato per la prossima estate, ma si tratta di territori che non hanno mai dimostrato un enorme interesse verso le Marche che, invece, hanno un loro bacino di vacanzieri provenienti dalla Germania e, prima della guerra, dalla Russia.

E’ vero che si devono cercare nuovo opportunità, ma senza una progetto a medio termine il risultato può essere solo quello di portare i nostri turisti all’estero. Un’opportunità che comunque va bene all’aeroporto che, alla fine, ha come obiettivo primario quello di aumentare il numero di passeggeri, ma non risolve il tema delle difficoltà del turismo marchigiano che forse potrrebbe essere aiutato proprio dall’arrivo degli stranieri.

Purtroppo la contrazione di presenze in tutte le Marche e anche nella Riviera del Conero è molto pesante. Se in Italia il calo reale, fatta eccezione per Roma, Venezia, Firenze, si aggira intorno al 40%, da noi la curva discendente si ferma all’incirca a un meno 20% sempre che agosto riesca a risollevare le sorti del comparto. A Portonovo, ad esempio, giugno è stato pesantissimo se rapportato allo stesso mese dello scorso anno e anche luglio non è andato benissimo mostrando sempre un segno negativo. Parliano di Portonovo perchè potrebbe essere una di quelle mete da promuovere nel mercato estero per le sue tante peculiarità. Ma al momento siamo solo alle parole. Come sottolinea il respondabile di Federalberghi Marche di Confcommercio Luca Giustozzi: "In effetti siamo davanti a un’estante difficile per il settore. E’ chiaro che l’arrivo di turisti dall’estero sarebbe di grande aiuto. Rispetto ai nuovi collegamenti c’è stato un primo approccio, ma al momento non è stato definito nulla. E’ quanto mai necessario mettersi a lavorare subito su queste destinazioni per essere pronti a ottobre e presentare le nostre proposte ai tour operator. Occorre andare in quei Paesi e farsi conoscere, mettere in campo operazioni di marketing per promuovere il territorio e realizzare pacchetti da immetere sul mercato. Solo partendo subito possiamo immaginare di avere un riscontro per la prossima estate, non prima. In caso contrario non otterremo i risultati che invece potrebbero dare una mano al comparto".

Gli albergatori, in particolare, sentono molto questo momento di crisi. Quasi tutte le strutture ricettive presentano ancora camere libere ancora per il ferragosto, cosa impensabile solo un anno fa. E in questo discorso che unisce turismo e trasporto aereo si inserisce un’altra curiosità. Per i collegamenti di continuità, quelli per intenderci da Ancona verso Roma, Milano e Napoli molto probabilmente dal primo ottore, in Calabria ben tre compagnie aeree si sono presentate al bando per le rotte di quella regione. Nelle Marche solo una.

Alfredo Quarta