GIUSEPPE POLI
Cronaca

Sbarre alle finestre e sorveglianza. Torrette, tre posti letto per detenuti

Inaugurato un reparto dotato di ogni sistema di sicurezza. Il dg Gozzini: "Eccellenza per il territorio. Qui trovano l’accoglienza degna di qualunque malato". Il pg Rossi: "Un segnale di attenzione importante".

Sbarre alle finestre e sorveglianza. Torrette, tre posti letto per detenuti

Sbarre alle finestre e sorveglianza. Torrette, tre posti letto per detenuti

Tre nuovi posti letto, blindati ma confortevoli, destinati ai detenuti, sono pronti all’ospedale di Torrette: ieri mattina il taglio del nastro del reparto di sicurezza al quinto piano dell’azienda ospedaliero universitaria della Marche. Ascensore e spazi dedicati: un dedalo di corridoi per raggiungerli, con sbarre alle finestre e con tutte le dotazioni di sicurezza necessarie per legge. Dalle telecamere alla control room, alle postazioni destinate agli agenti di polizia penitenziaria, dalle aperture di massima sicurezza a tutto il comfort necessario per una degenza in ospedale, seppure da detenuti, se si considera che due delle tre stanze sarebbero doppie ma sono destinate ad accogliere un solo ospite.

Il reparto è pronto e sarà operativo a breve, un’eccellenza per il territorio, come ha spiegato il direttore generale dell’ospedale di Torrette, Armando Gozzini: "Sono tre posti letto – ha detto il direttore –, stanze che sono pronte da un po’ e che sono davvero eccezionali dal punto di vista della logistica e della sicurezza. Qui verranno accolti e curati detenuti che hanno problematiche non estremamente acute né croniche, ma che hanno bisogno di assistenza continua e specifica e quindi, non potendoli curare in reparti particolari, qui trovano tutto quello che serve, dalla sorveglianza di tipo elettronico a un’accoglienza degna di qualunque malato.

In tanti ospedali spesso succede che non ci sono spazi adatti. Inauguriamo una delle poche strutture in Italia che possono accogliere tre posti letto per detenuti".

Il procuratore generale Roberto Rossi ha sottolineato che i posti a disposizione non sono pochi: "Sono ben tre: segnali di attenzione così importanti sono ahimé rari. Un’inaugurazione che si inserisce nel solco di un’attenzione che ha il territorio ha nei confronti delle strutture penitenziarie, senz’altro lodevole. Sempre da tenere presente il vecchio detto "meglio accendere una piccola luce che maledire l’oscurità". Un ruolo decisivo nell’organizzare l’accoglienza speciale l’ha svolto Gloria Manzelli, provveditore regionale amministrazione penitenziaria Emilia Romagna-Marche: "E’ un’iniziativa assolutamente necessaria e funzionale, non solo alle esigenze del carcere ma anche per il rispetto dei cittadini che sono detenuti – ha aggiunto il provveditore –. Perché averli in corsia con le scorte è comunque un momento di disagio che comprendiamo ma che non possiamo assolutamente omettere. Spazi straordinari, ben curati, un reparto per cui è prevista tutta una serie di servizi necessari per tutta la permanenza del detenuto in carcere, dal colloquio alla postazione del personale di polizia penitenziaria, dettagli che spesso si dimenticano ma che sono indispensabili". Presenti alla cerimonia anche i consiglieri regionali Lindita Elezi e Marco Ausili, l’assessore comunale Manuela Caucci, il direttore sanitario Azienda ospedaliero universitaria Claudio Martini, il direttore sanità e integrazione sociosanitaria Filippo Masera, il direttore sociosanitario Massimo Mazzieri, il generale della polizia penitenziaria Ernesto Cimino, il tenente colonnello della Guardia di Finanza Silvano Melasecca, il comandante provinciale dei Carabinieri Carlo Lecca, il commissario capo Gerarda La Sala per la questura di Ancona e il direttore dei carceri anconetani Manuela Ceresani.