Scontro sul caro Tari: "Nessun aiuto ai cittadini, pensate solo alle feste": "Basta con certi teatrini"

L’opposizione attacca sugli aumenti previsti, l’assessore replica stizzito. Il rincaro per le imprese è in media del 5,69%: ecco le varie categorie. Tra le utenze domestiche pagheranno di meno le famiglie più ampie.

Scontro sul caro Tari: "Nessun aiuto ai cittadini, pensate solo alle feste": "Basta con certi teatrini"

Scontro sul caro Tari: "Nessun aiuto ai cittadini, pensate solo alle feste": "Basta con certi teatrini"

"Avete depredato Anconambiente prendendo le riserve di utili fatte dalla vecchia amministrazione per fare feste e festicciole e senza mettere neppure un euro per proteggere le fasce più deboli della popolazione contro l’aumento Tari". L’affondo di Diego Urbisaglia è stato il più duro ieri durante la discussione sulla delibera Tari 2024. Un dialogo a distanza con l’assessore al Bilancio, Giovanni Zinni, che ha rimandato le accuse al mittente: "Sull’atto non potevamo fare di più, la Tari è cresciuta a causa dell’inflazione e non c’era margine di manovra sulle agevolazioni, da regolamento e straordinarie. Quelle della passata giunta erano legate al Covid. La sinistra la smetta di fare la moralizzatrice, basta maestrini e toni teatrali, offensivi e provocatori". In realtà offese, per una volta, non se ne sono sentite, magari i toni a volte più sopra le righe durante il dibattito in aula, ma da ambo le parti. Zinni e la maggioranza hanno bollato come fake news l’aumento della Tari 2024 al 7,4%: "Solo una voce arriva a quella percentuale, in caso di un cittadino solo e con una casa di 120mq e oltre" hanno rincarato la dose Annalisa Pini, Arnaldo Ippoliti e Jacopo Toccaceli.

Il fatto reale è che la Tari è aumentata di parecchio, con una media per le imprese di +5,69, quindi una crescita assoluta senza la previsione di alcun paracadute: "La vostra è stata una scelta politica – hanno ribadito dall’opposizione di centrosinistra Carlo Pesaresi, Giacomo Petrelli, Susanna Dini, Mirella Giangiacomi – Potevate prevedere una manovra in assestamento di bilancio per ammortizzare il peso della tassa, ma non l’avete fatto, prevedendo risorse per Grandi eventi e cultura. Alcuni Comuni del territorio hanno scelto l’altra strada (Agugliano, Pesaro e altri, ndr), voi avete tenuto la barra a dritta".

La maggioranza ha votato compatta e alla fine la delibera è passata assieme a un Ordine del giorno di Massimo Mandarano (Italia Viva – Centro), ormai allineato con il centrodestra sulla stragrande maggioranza degli atti, mentre quello di Urbisaglia è stato bocciato. Dura anche la critica della sinistra di Francesco Rubini (Altra Idea di Città): "Nel suo intervento assessore Zinni, rafforzato dai consiglieri di maggioranza, ho sentito solo ‘faremo, rifletteremo, convocheremo, valuteremo’, ma il dato politico ineludibile è che voi non avete previsto una difesa per compensare l’aumento della tassa dei rifiuti, dando la responsabilità ad altri fattori".

Tra le categorie la Tari aumenterà di più per stabilimenti balneari (+6,13%), autorimesse (5,81), alberghi con ristorante (5,80), mentre andrà meglio per ospedali (4,89), cinema e teatri (4,69). Tra le utenze domestiche pagheranno di meno i cittadini con famiglie più ampie e metrature più basse.

p.cu.