Scoppia il caso Anconambiente. L’opposizione attacca Silvetti: "Gestione disinvolta dei fondi"

Il nuovo prelievo chiesto dalla Giunta e contestato da Fabriano contestato dalla minoranza "Degli 800mila euro accantonati, 714mila erano stati dati ad Ancona per feste e festival".

Scoppia il caso Anconambiente. L’opposizione attacca Silvetti: "Gestione disinvolta dei fondi"

Scoppia il caso Anconambiente. L’opposizione attacca Silvetti: "Gestione disinvolta dei fondi"

Altro prelievo chiesto dalla Giunta ad AnconAmbiente, insorge l’opposizione: "Atteggiamento spregiudicato". È la posizione di Pd, Ancona Futura, Diamoci del Noi, Altra Idea di Città e Azione. "Già a febbraio il Comune di Ancona aveva chiesto all’assemblea dei soci di distribuire le riserve accantonate per complessivi 800mila euro" e "di questi, 714mila euro erano stati assegnati ad Ancona ed utilizzati dalla Giunta Silvetti per finanziare l’ultima variazione di bilancio, comprese feste e festival", hanno scritto. "Per ottenere questa somma ingente, l’Amministrazione aveva assicurato agli altri Comuni soci che la rimanente parte degli utili prodotti dalla società nel 2023 sarebbe rimasta accantonata a riserva". Il dunque: "Invece ora, dopo soli tre mesi, disattendendo completamente gli impegni assunti, Silvetti chiede una nuova distribuzione di utili per ulteriori 700mila euro, dimostrando una disinvoltura nella gestione del denaro pubblico e nel rispetto degli impegni presi che lascia a dir poco esterrefatti". La minoranza ha ricordato che AnconAmbiente, nel dicembre scorso, "ha deliberato un piano di investimenti per 3,8 milioni di euro per l’acquisto di nuovi mezzi e che l’azienda si candida a diventare gestore unico provinciale del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti: un’operazione che richiede spalle larghe, cioè solidità finanziaria e grandi apporti di capitale. Di fronte a sfide del genere, non ci si aspetta di certo che chi amministra insista irresponsabilmente con prelievi di tale entità". Per l’opposizione, "erodere nuovamente la riserva, provoca un peggioramento degli indicatori patrimoniali e compromette la posizione finanziaria netta della società che, con la proposta di riparto attuale e gli investimenti già deliberati, sembrerebbe attestarsi negativa per oltre 4,5 milioni di euro", hanno concluso, denunciando anche aumenti della Tari ("in media del 7 per cento") e chiedendo al sindaco di "fermarsi e preservare gli utili 2023".