MARINA VERDENELLI
Cronaca

Senza cibo né acqua. Abbandonati e picchiati, l’incubo di quattro fratellini. Potestà sospesa alla madre

Andavano al parco per lavarsi e fare i bisogni perché non pagava le utenze. Li lasciava da soli in casa fino a quando ci si è accorti dei lividi di uno di loro.

Senza cibo né acqua. Abbandonati e picchiati, l’incubo  di quattro fratellini. Potestà sospesa alla madre

Senza cibo né acqua. Abbandonati e picchiati, l’incubo di quattro fratellini. Potestà sospesa alla madre

Andavano al parco per lavarsi perché in casa veniva staccata l’acqua per le bollette non pagate. Lì dovevano fare anche i bisogni perché il bagno non poteva scaricare. Il più delle volte sarebbero rimasti soli, ad accudirsi a vicenda, intimoriti della reazione che la madre poteva avere perché quando si alterava erano botte, soprattutto per il fratello più grande, l’unico che la rimproverava di non badare a loro. Proprio i lividi, notati durante il doposcuola sul corpo del giovane, appena 15enne, hanno portato ad una segnalazione ai servizi sociali prima e alla Procura minorile poi con un provvedimento del Tribunale dei Minori che ha sospeso la potestà genitoriale ad una mamma di 35 anni sui suoi quattro figli, il più piccolo di soli 10 anni. La donna è accusata di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate per fatti avvenuti nel 2022, ad Ancona. Rischia un processo.

Ieri mattina, durante l’udienza preliminare che si è tenuta davanti al giudice Alberto Pallucchini, ha fatto richiesta di accedere alla giustizia riparativa, una forma di risoluzione del conflitto complementare al processo che mira a fare un percorso per risanare il legame tra vittima e reo. Per valutare un percorso accessibile l’udienza è stata rinviata a settembre. La 35enne, di origine sudamericana, è difesa dall’avvocato Marta Mereu. I figli minorenni sono assistiti dall’avvocato Giulia Marinelli e hanno come tutori gli avvocati Arianna Beni e Stefania Frega. Allontanati dalla madre si trovano attualmente in una casa famiglia.

Stando alle accuse, la donna non solo non avrebbe badato a loro, preferendo darsi all’alcol e lasciandoli da soli in casa per uscire la sera, ma avrebbe alzato le mani soprattutto nei confronti del figlio più grande che, all’epoca dei fatti, aveva 15 anni. Davanti alla sue richieste di attenzione la madre lo avrebbe picchiato, davanti ai fratelli, tirandolo per la maglietta, spingendolo a terra, tirandogli addosso oggetti come sedie e bicchieri di vetro e graffiandolo sul corpo e sul viso. In una occasione lo ha fatto finire in ospedale con una prognosi di 8 giorni. Con le unghie gli aveva reciso un labbro. Il minore sarebbe stato preso anche per i capelli e sbattuto con la testa contro il muro riportando una ferita che ancora oggi gli ha lasciato una cicatrice. La madre lo avrebbe anche offeso e umiliato chiamandolo "spazzatura" e dicendogli che era cresciuto male e che per lei lui non esisteva. La 35enne gli avrebbe augurato anche di morire.

Violenze fisiche e psicologiche durate per mesi fino a quando i figli non hanno lasciato l’abitazione familiare. In casa ci sarebbe stata una situazione di degrado in cui vivevano i minori. La donna non pagava le bollette e spesso gli venivano staccate le utenze. Un giorno il 15enne è andato al doposcuola con dei segni sul corpo e quando le insegnati gli hanno chiesto cosa era successo lui ha detto che era stata la madre perché lo picchiava. Da lì è partito tutto l’iter e la denuncia contro la madre. I quattro fratelli non hanno un padre che si occupa di loro.