
I pannelli del centro imbrattati da un writer: ora è caccia al colpevole
Quei "tag", di colore fucsia e bordati di nero, sono apparsi da un bel po’ – si parla di almeno un mese – sui pannelli che coprivano le entrate di uno storico edificio privato, chiuso da tempo immemore, affacciato sulla Flaminia e dinanzi alla stazione ferroviaria. Ma l’indignazione, in città, è montata proprio in questi giorni, quando uno scatto ha iniziato a circolare sui social. Ci potrebbe essere la mano, e soprattutto la bomboletta spray, di un writer (o più), dietro l’imbrattamento delle maxi fotografie installate diversi anni fa su iniziativa del Rotary Club Falconara, nell’ambito di un progetto portato avanti in collaborazione con il Comune. Le immagini, prima che fossero deturpate, ritraevano gli scorci più belli della città, come ad esempio il pontile e la spiaggia, piuttosto che il retro di Palazzo Bianchi, sede della vecchia Residenza municipale, e avevano (anzi, hanno seppure prese di mira) una duplice valenza: da un lato abbellire un luogo così centrale di Falconara e, dall’altro, anche chiudere gli accessi di quella palazzina ormai inutilizzata e, potenzialmente, esposta all’incuria. Da alcune settimane, però, quelle foto sono state "cancellate" da scritte apparentemente prive di significato, vanificando l’essenza della riqualificazione per la quale erano state pensate, proposte e realizzate. L’assessore al Decoro urbano Romolo Cipolletti non le manda certo a dire: "Un episodio assolutamente inaccettabile – l’esordio senza mezzi termini –. Non si è tenuto affatto conto di un gesto incivile che non solo ha creato un danno ai pannelli ideati dal Rotary, ma in realtà lo ha creato a tutta la comunità, sicché sono state imbrattate quelle fotografie che da molti anni servivano per coprire le porte e gli accessi di un edificio privato". Un’altra fotografia, poco più avanti, è quella che copre lo storico portone d’ingresso del Caffè Bedetti e ritrae, si ricorderà, il portico della sede comunale e l’obelisco di piazza del Municipio. L’episodio vandalico, tuttavia, sembrerebbe aver riguardato soltanto l’altro complesso privato, che sorge a due passi di distanza. In zona potrebbero essere presenti delle telecamere di videosorveglianza, ma non è chiaro se possano avere ripreso o meno l’accaduto. Una situazione che, da quanto emerso, sarebbe piuttosto datata. Ma è da poco che la cosa è venuta fuori e ha determinato reazioni di contrarietà da parte dei falconaresi che invece, da lungo periodo, avevano accolto quei pannelli che ritraevano la città nei suoi spazi identitari. Pannelli ora deturpati con lettere disegnate a caratteri cubitali ma, al di là delle scritte, sono soprattutto i colori di quel gesto a stonare di brutto. Tonalità che non si confanno con il rispetto delle aree pubbliche.