Signorini chiama, i colleghi rispondono. In Comune vertice sui cattivi odori

Al Castello i sindaci di Chiaravalle, Montemarciano e Monte San Vito

Signorini chiama, i colleghi rispondono. In Comune vertice sui cattivi odori

Signorini chiama, i colleghi rispondono. In Comune vertice sui cattivi odori

Detto, fatto. "Ai sindaci della zona rivolgo un appello nel fare fronte comune. Ritengo sia indispensabile fare squadra a tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente. Non escludo di poter organizzare a stretto giro un vertice", diceva il sindaco Stefania Signorini, ieri, sulle colonne del Carlino.

Quell’incontro avverrà, esattamente, stamattina. Al Castello saliranno i colleghi Thomas Cillo (Monte San Vito), Cristina Amicucci (Chiaravalle) e Damiano Bartozzi (Montemarciano) per fare il punto sulle esalazioni che da prima di Natale ammorbano il territorio. Un’occasione, questa, per confrontarsi sulle prossime mosse da intraprendere.

Dopo i contatti diretti di inizio settimana con i sindaci della Vallesina, ieri Signorini ha scelto di coinvolgere anche il Comune di Montemarciano dove nei giorni scorsi sono arrivate segnalazioni analoghe a quelle ricevute a Falconara sin dal 26 dicembre scorso. Segnalazioni che, nel solo territorio falconarese, sono state oltre 200 nel periodo compreso tra Santo Stefano e l’inizio di questa settimana, con il picco in negativo – ben 31 – proprio lunedì 15 gennaio.

Ma, appunto, allarmi del tipo "aria irrespirabile", "puzze di gas, idrocarburi e uova marce" sono arrivate anche da Ancona e dalla Vallesina. Circostanza che ha indotto Signorini a chiamare a raccolta i sindaci dei comuni pressoché confinanti per ragionare su azioni sinergiche e ancora più incisive.

L’Ast di Ancona, in una lettera inviata al Castello dopo le verifiche dell’Arpam dello scorso 5 gennaio, ha specificato che "non ci sono particolari evidenze che possano suggerire problematiche di carattere sanitario". Eppure quell’anomalia nei numeri di chi le avverte misura bene un problema particolarmente sentito. Arpam, sempre al nostro giornale, ha invece chiarito con il direttore scientifico Giorgio Catenacci che alcune sostanze (biossido di zolfo, acido solfidrico e in maniera inferiore anche benzene) hanno raggiunto "la soglia odorigena, quella che arreca disturbo e viene ravvisata dai cittadini, ma non è stata neppure sfiorata la soglia minima per la quale si ravvisano possibili pericoli per la salute". Dati, questi, trasferiti all’Ast. Oggi, intanto, l’adunata dei sindaci al Castello.

Giacomo Giampieri