"Soffro di crisi epilettiche". Calvigioni si deve fermare

Osimana, brutta tegola per la società che dovrà rinunciare al suo ’mastino’ per un anno: "Devo accettare questa condizione, starò di più con mio figlio".

"Soffro di crisi epilettiche". Calvigioni si deve fermare

"Soffro di crisi epilettiche". Calvigioni si deve fermare

Un coro "Calvigioni uno di noi" e uno striscione "Christian ti siamo vicini". Domenica la curva giallorossa ha osannato a gran voce il mediano di Castelfidardo durante il derby contro la Jesina. Calvigioni per problemi di salute dovrà stare lontano almeno un anno dal calcio. Un tributo doveroso a un ragazzo che nelle quattro stagioni con l’Osimana (Eccellenza) non si è mai risparmiato gettando sempre il cuore oltre l’ostacolo. "Forza Christian ti aspettiamo" il post social della società.

"Mi hanno fatto emozionare e grazie è il minimo che posso dire a tutti, tifosi e società, anzi è doveroso - dice il mastino giallorosso, classe 1993 -. Farò di tutto per tornare in campo il prima possibile, perché sono proprio i tifosi la parte più bella del nostro sport". Per ora però solo riposo. Dopo il fulmine a ciel sereno capitato a Calvigioni poco più di due settimane fa. Appena terminato il derby di campionato contro il Castelfidardo si sente male.

"Subito dopo la partita ho avvertito sintomi strani. Mi si sono addormentati metà del volto e la mano - confida Calvigioni -. Mi sono recato al pronto soccorso di Osimo dove mi hanno somministrato una flebo e poi sottoposto a una tac e a un elettrocardiogramma che hanno dato esito negativo. Sono tornato a casa, sembrava tutto passato. Per il sottoscritto era finita qui, poi due giorni dopo Mauro (Chiodini, direttore tecnico dell’Osimana, ndr) e Claudio (Labriola, compagno di squadra e ora aiuto allenatore, ndr) - che non finirò mai di ringraziarli - mi hanno detto di non sottovalutare la cosa, perché un mese prima c’era stato un altro episodio che mi aveva fatto allarmare, e consigliato di andare da un neurologo. Dalla visita temevano un piccolo ictus o un’ischemia, mi hanno ricoverato un paio di giorni, ma tutti gli esami hanno dato esito negativo. Solo l’ultimo, l’elettroencefalogramma, aveva un tracciato brutto. E’ emerso che soffro di crisi epilettiche. Ho iniziato subito la terapia, mi hanno detto che la mia vita cambierà totalmente. Poteva andare peggio, ma è un colpo duro da digerire, perché mi ha tolto per ora la mia passione. Dovrò stare senza calcio almeno per un anno, evitare sforzi eccessivi, perché questi sintomi mi vengono sotto sforzo. Dovranno fare ulteriori accertamenti, spero solo che il peggio sia passato. Ora devo lavorare sul discorso di accettare questa condizione, ma passerà".

Con un bimbo di cinque mesi, Mattia, sarà meno difficoltoso. "Vorrà dire che starò di più con mio figlio, un segno che me lo devo godere di più" sorride Calvigioni. Domenica al Diana, in tribuna, si è gustato il successo nel derby. "Spero che sia stata la vittoria della svolta".

Michele Carletti