Spal, dall’immediata risalita al crollo: Di Carlo per la salvezza

L’allenatore era stato esonerato e poi richiamato: sono arrivate subito le vittorie. Male nelle ultime due uscite.

Spal, dall’immediata risalita al crollo: Di Carlo per la salvezza

Spal, dall’immediata risalita al crollo: Di Carlo per la salvezza

Dopo la retrocessione dalla Serie B la scorsa estate, la Spal si presentava ai nastri di partenza del campionato come una delle favorite d’obbligo per la vittoria finale e non poteva essere altrimenti, viste gli investimenti fatti in campagna acquisti dal presidente Joe Tacopina. La realtà, tuttavia, ha raccontato un’altra cosa: una squadra in perenne difficoltà da inizio stagione, con due cambi in panchina (esattamente come avvenuto ad Ancona) e un sestultimo posto che non fa certo stare tranquilli. Lo scontro diretto di sabato al Del Conero assume quindi i contorni di uno spareggio, nonostante manchino ancora cinque gara al termine della regular season. In caso di vittoria, i dorici scavalcherebbero gli estensi, sopra di quattro punti: se l’Ancona non ride, altrettanto può dirsi della Spal.

La formazione emiliana ha vissuto un campionato piuttosto travagliato, con l’esonero dopo poche giornate del tecnico Domenico Di Carlo, scelto dalla dirigenza in estate per tentare l’immediata risalita in cadetteria, ma sollevato dall’incarico dopo qualche partita. Ma nemmeno Leonardo Colucci, il suo successore, è riuscito ad invertire il trend, con un rendimento da piena zona retrocessione che lo scorso 4 febbraio ha indotto il club a richiamare proprio Di Carlo. Dal suo arrivo, la squadra pare aver cambiato marcia, con le quattro vittorie su Recanatese, Pescara, Sestri Levante e Rimini, che hanno gradualmente allontanato i biancazzurri dalle zone caldissime della graduatoria, nonostante ora non navighino certo in acque tranquille.

La sconfitta contro il Pontedera e il pareggio con la Carrarese nell’ultimo turno, hanno fatto ripiombare la Spal in una zona pericolante: ecco perché la squadra arriverà ad Ancona col coltello tra i denti. Tra i giocatori attenzionati, oltre ovviamente all’esperto bomber Mirko Antenucci, c’è anche Steven Nador, centrocampista arrivato la scorsa estate sotto la dorica proprio in prestito dalla Spal, che in maglia biancorossa non è riuscito a mettersi in mostra. Lanciato da Donadel nelle prime giornate, il classe 2002 è stato poi gradualmente accantonato da Colavitto, fino a finire ai margini della rosa con conseguente rientro alla base: dove, a dir la verità, sta impressionando positivamente per la costanza di rendimento mostrata in queste settimane.

Lo stesso Nador, nel post partita con la Carrarese, si è già detto pronto e carico per la gara del Del Conero: "Sabato ci attende un clima caldo, ma noi dobbiamo andare ad Ancona per fare il massimo e fare in modo di tornare a Ferrara con i tre punti". Se possa considerato un rimpianto, questo lo dirà la sfida di sabato: che l’Ancona avrà l’obbligo di vincere, senza appellarsi ad altro.

g. m.