MARINA VERDENELLI
Cronaca

Telefonate minatorie a un barista: "Lasciala stare o ti taglio la gola"

Quattro telefonate, una era rimasta anonima, ad un barista di Poggio San Marcello contenenti pesanti intimidazioni e mirate a non...

Quattro telefonate, una era rimasta anonima, ad un barista di Poggio San Marcello contenenti pesanti intimidazioni e mirate a non contattare più la sua ex compagna con la quale aveva avuto 3 figli di cui voleva notizie e doveva seguirne la crescita. "Lasciala perdere, è meglio per te. Non hai capito? Stai pestando i piedi alle persone sbagliate. Secondo me tra poco ti danno la pensione, ciao, ciao".

Dietro quelle chiamate ci sarebbero stati due responsabili. Uno sarebbe stato il mandante, l’altro l’esecutore delle minacce fatte con un accento calabrese e, stando alle accuse, con tono pesante. Poi ne è arrivata anche una di persona. "Vado a prendere la motosega e ti taglio la gola". In due sono finiti a processo davanti al giudice Pietro Renna, per minacce gravi in concorso, e ieri sono stati condannati ad un mese e 15 giorni di reclusione e a risarcire la vittima di 1.500 euro.

Imputati due calabresi di 40 e 49 anni, difesi dagli avvocati Sergio Sangiovanni e Michele Zuccaro. Il 49enne è il marito della ex compagna della vittima, un uomo di 43 anni, di Poggio San Marcello, parte civile con l’avvocato Tiziano Consoli. Il 40enne era un amico del 49enne. Per allontanarlo dalla moglie l’imputato più grande avrebbe incaricato quello più giovane di fare le telefonate al barista che in una precedente udienza aveva testimoniato in aula riferendo i contenuti delle chiamate. "Ho temuto per me e per la mia famiglia - aveva detto la vittima - volevo quasi chiudere l’attività".

Le telefonate minatorie si sono alternate tra novembre del 2021 e febbraio del 2022. Una l’ha videoregistrata poi ha sporto denuncia ai carabinieri. Gli imputati hanno sempre rigettano le accuse.

ma.ver.