GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

Torrette, protesta dei genitori. Asilo nido nel parco della Materna: "I nostri figli dentro a un cantiere"

Alla scuola dell’infanzia Alba Serena il Comune ha intenzione di costruire un altro istituto "In quest’area ci sono oltre venti piante e una siepe che verranno rasi al suolo". Spunta uno striscione.

Torrette,  protesta dei genitori. Asilo nido nel parco della Materna: "I nostri figli dentro a un cantiere"

Torrette, protesta dei genitori. Asilo nido nel parco della Materna: "I nostri figli dentro a un cantiere"

"Avete pensato al futuro dimenticando il presente". La firma è dei cento bambini della scuola dell’infanzia Alba Serena. Lo striscione che invece, da ieri, campeggia sulla recinzione del plesso è stato apposto da alcuni genitori più che preoccupati per quanto accadrà. A Torrette infuria la protesta di mamme e papà, cui si associano insegnanti, personale e dirigenza scolastica, in fibrillazione per l’ormai imminente inizio dei lavori che porterà, incredibile ma vero, alla costruzione di un asilo nido proprio nell’area di pertinenza della scuola materna, lato via Misa. Per essere più espliciti: nel giardino della scuola materna, destinato a trasformarsi in un cantiere a cielo aperto per due anni. "Fossero mancati gli spazi avremmo digerito meglio la situazione. Ma ci troviamo in una zona in cui ce ne sono a volontà. Basti pensare a quelli dell’ex Centrale del Latte, piuttosto che nella campagna sotto la scuola primaria Don Milani. E invece i nostri bimbi si ritroveranno a fare a meno della loro meravigliosa oasi di verde, con tutto quello che ne conseguirà da qui al 2026". Lo sostiene Francesca Paolini, rappresentante delle famiglie, che accompagna il Carlino all’interno del cortile ad ammirare quello che i piccoli, dai tre ai sei anni, non vedranno più nel giro di pochi mesi, compresi i giochi in legno: "In quest’area ci sono oltre venti piante e una siepe, che verranno rasi al suolo. Come spiegherò a mio figlio che l’albero della vita, che stanno approfondendo in classe, è stato abbattuto?", continua.

E i problemi non finiscono qui. Anzi, sono più seri: "Chi tutelerà i nostri figli quando partiranno gli interventi? Abbiamo paura, presumendo polveri, esalazioni e rumori non adatti a bambini di quell’età", prosegue facendosi portavoce delle istanze dei genitori. Accanto a Francesca Paolini anche le insegnanti Alessandra Ambrogini (la fiduciaria della preside del comprensivo Ancona Nord, Lorella Cionchetti) e Claudia Orciani. "Abbiamo suggerito di non fare i lavori negli orari scolastici, ma al momento la nostra richiesta è caduta nel vuoto". Non l’unica. "Se, come probabile, verrà lasciato soltanto un piccolo ‘corridoio’ di un metro e mezzo per consentire eventuali evacuazioni, quale sarà lo spazio verde all’aperto per i bambini dell’Alba Serena? C’è un’area sul retro, ma non è a norma, visto un albero pericolante, alcune parti di asfalto a terra e un tombino da togliere. Almeno sistemateci quella", l’appello alle Istituzioni. Che sarebbero state più volte sollecitate, "ma ancora non c’è stata alcuna risposta – sottolinea Paolini –, come d’altronde la stessa scuola non era stata avvisata di quei lavori".

Il progetto del nido era stato pensato dall’amministrazione Mancinelli – ottenendo finanziamenti europei tramite la Next Generation Eu e attuato grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza – ed è stato portato avanti dalla Giunta Silvetti. Avrà un costo superiore al milione e 100mila euro e dovrà terminare in due anni. Due anni in cui la sola "resilienza" sarà quella richiesta ai bambini dell’Alba Serena e alle loro famiglie nell’affrontare un cantiere dentro al cortile. "Non siamo affatto contrari alla realizzazione di un asilo nido – concludono Francesca Paolini, Alessandra Ambrogini e Claudia Orciani –. Il progetto è molto utile, ma la destinazione è assolutamente sbagliata". Al momento, quindi, più che un nido, è un nido di proteste. Non certo il modo migliore per tirarlo su da zero e guardare al futuro.