Tra sport e ambiente . Da tutta Italia al Conero in nome del kayak da mare: "Una costa meravigliosa"

L’ottavo raduno nazionale ieri da Portonovo al Passetto, oggi verso Numana. Circa quaranta i partecipanti a questa edizione. Il programma previsto per oggi.

Tra sport e ambiente . Da tutta Italia al Conero in nome del kayak da mare: "Una costa meravigliosa"

Tra sport e ambiente . Da tutta Italia al Conero in nome del kayak da mare: "Una costa meravigliosa"

Riscoprire Ancona dal mare, viaggiando in kayak lungo tutta la costa: è iniziato ieri l’ottavo raduno nazionale di kayak da mare. Il Conero è la cornice perfetta per una due giorni in acqua alla scoperta delle perle della Riviera. Ad organizzare l’evento, è Umberto Capriotti, insegnante di kayak originario di Grottamare, verso San Benedetto del Tronto. Capriotti fa parte del Sottocosta, federazione italiana che da sempre promuove kayak da mare in Italia e nel mondo e che fa parte del Coni, il Comitato olimpico nazionale.

"Sono ormai dieci anni che portiamo avanti questa iniziativa ad Ancona. Solo il Covid ci ha fermati – spiega – Il kayak da mare è una imbarcazione, un tipo di canoa, pensata e realizzata appositamente per il mare. Si tratta di canoe chiuse, che affondano le proprie radici nel Nord Europa". La storia del kayak parte infatti dalla Groenlandia settentrionale. Questi mezzi, per così dire, erano usati dagli inuit per muoversi in acqua. E ancora: "I kayak da mare sono lunghi e stretti. Questo sport – dice lui dal Passetto – è altamente ecologico e adatto a tutti". Ci si muove in modo silenzioso, senza spostare troppa acqua.

Circa quaranta i partecipanti che sono partiti ieri dal camping La Torre di Portonovo per arrivare attorno alle 13 al Passetto. Qui, sosta obbligatoria alle grotte, dove sono stati ospitati da alcuni anconetani doc che hanno offerto il pranzo ai kayakisti. Quindi, ritorno, sempre via mare, alle 14, per arrivare a Portonovo attorno alle 16.30. I partecipanti arrivano da tutta Italia, Campania (Napoli), Puglia, Sicilia ed Emilia Romagna, solo per citare alcune delle regioni. "Abbiamo fatto conoscere le grotte del Passetto a chi ha preso parte al raduno – riflette Capriotti, che coniuga divertimento e cultura – Faccio sempre qualcosa di culturale durante questi raduni. Per questo, ieri, siamo stati in visita alla Chiesetta di Portonovo, per chiudere la serata con una cena al ristorante ´Emilia´".

Niente moscioli di Portonovo sui piatti dei kayakisti. La cooperativa è solita offrirli ai kayakisti, ma al momento i mitili nostrani stanno scarseggiando. Partenza oggi alle 10, direzione Numana. Poi pranzo e ritorno. A scortare i kayak, la Lega navale di Numana per un supporto di sicurezza. Il gruppo degli amanti del kayak è guidato da maestri e tecnici federali con qualifiche necessarie ad affrontare qualsiasi tipo di emergenza. Intanto, per gli appassionati del kayak, si segnala il sito web AdriaticSeaKayak.it.

Nicolò Moricci