Trasferimento negato: "Basta, adesso mi butto"

Il dipendente aveva chiesto la possibilità di avvicinarsi alla famiglia a Napoli. Ieri nella ditta è salito a un’altezza di sette metri minacciando di farla finita.

Trasferimento negato: "Basta, adesso mi butto"

Trasferimento negato: "Basta, adesso mi butto"

Ci teneva a quel trasferimento, vicino casa e vicino alla sua famiglia. La richiesta fatta però non ha trovato la risposta sperata è così, ieri mattina, un operaio ha tentato di commettere un gesto estremo. Arrivato al lavoro come in tutti gli altri giorni si è messo a sistemare il magazzino. Mentre manovrava il muletto ha usato l’attrezzo elettrico per avvicinarsi alla scaffalatura e raggiungere così il punto più alto. Lì si è arrampicato e ha iniziato ad urlare: "Adesso mi butto". Uno choc per i colleghi. L’altezza era elevata, almeno sette metri. L’operaio, 45 anni, campano, minacciava di gettarsi di sotto.

Il fatto è avvenuto alla Baraccola, in una ditta specializzata in ricambi per auto. Erano quasi le 10 quando è stato chiamato il 118. A supporto dell’intervento sono stati chiamati anche i vigili del fuoco arrivati con il telo che erano pronti ad aprire nel caso il dipendente avesse messo in atto la sciocchezza che paventava. Sul posto sono arrivati polizia e carabinieri. Dopo un’ora di colloquio il 45enne si è tranquillizzato e si è convinto a scendere senza il bisogno di buttarsi di sotto. La sua situazione si dovrebbe risolvere. Aveva chiesto di essere trasferito nella sede in provincia di Napoli, dove abita la sua famiglia. La ditta ha un punto densità anche là. Intanto è stato portato in ospedale per le cure. Era abbattuto è depresso per la sua situazione. Per i colleghi un grande spavento. I carabinieri hanno concluso l’intervento prendendo le generalità dell’operaio e chiesto informazioni sulla sua mansione lavorativa.

ma. ver.