
Il sindaco Daniele Silvetti e l’assessore all’economia della notte Marco Battino con i rappresentanti del circolo Eresia
"La discoteca in centro storico è impensabile. Surreale". È categorico il sindaco di Ancona Daniele Silvetti che, intervenendo all’iniziativa sugli "Spazi rigenerati e rigeneranti" organizzata dall’Arci dal circolo Erèsia, ha chiarito la posizione dell’amministrazione sulla possibilità di aprire una sala da ballo all’interno delle mura cittadine.
"Le discoteche hanno bisogno di posti auto, uscite di sicurezza e metrature importanti. Hanno esigenze di grandi numeri incompatibili con i centri storici. Un tempo c’erano discoteche anche in via Trieste, oggi si fanno in periferia". Quindi, quale zona è interessata dalle trattative in atto? "Il perimetro della città è ampio" ha risposto il sindaco. Poi è intervenuto l’assessore all’Economia della notte Marco Battino che ha aggiunto: "Non c’è nessuna trattativa nella zona centro storico, ma entro i confini comunali, anche raggiungibili a piedi. Occorre rimettere mano al piano regolatore perché quello attuale non prevede l’apertura di discoteche a pochi metri dal centro. Questo è un momento importante per modificarlo e puntare sull’area portuale, perché dietro l’ex fiera della pesca una discoteca non darebbe fastidio a nessuno, ma occorrerà prevederlo sia nel nuovo piano regolatore urbano sia in quello portuale".
La conferenza ha avuto una caratura nazionale con ospiti come Marco Trulli, responsabile Cultura di Arci Italia, che ha presentato i dati del report "Essere moltitudine", sulla frequentazione di 600 spazi in due anni da parte di circa 800mila fra soci, lavoratori, volontari, per cui la musica è l’elemento fondamentale. Emily M. Clancy, vicesindaca di Bologna con delega all’Economia della notte, e la ricercatrice del settore Eleonora Clementi hanno chiarito che, ormai oltre venti anni, in varie città del mondo ci sono studi e politiche specifiche sulla notte. A Bologna è anche nata una consulta sull’economia della notte con tutti i portatori di interesse, dai residenti ai gestori di locali, dai fonici agli autisti di taxi e bus per creare politiche partecipate. A chi glielo chiede Battino dice che "ad Ancona non abbiamo in programma di avviare una consulta specifica, ma se ne continuerà a parlare in quelle del commercio e delle politiche giovanili". Luca Bosonetto, presidente di Arci Piemonte, ha parlato delle pratiche avviate nella sua regione, come per esempio Sportello psicologico notturno. Introdotti da Stefania Zepponi sono intervenuti anche il presidente di Arci Ancona e Marche Michele Cantarini e i rappresentanti di circoli locali (il Germontari) e regionali (il Caciara di Ascoli). Presenti in platea la presidente di Casa delle Culture Emanuela Capomagi e Carlo Pesaresi, consigliere comunale di Diamoci del noi.