Un reddito solo e lo sfratto. Una corsa contro il tempo per salvare una famiglia

Sindacato Usb e sindaco Silvetti riescono a rinviare la decisione al 7 novembre "Un’entrata mensile di 1400 euro a fronte di spese per 1100. E siamo in tre".

Un reddito solo e lo sfratto. Una corsa contro il tempo per salvare una famiglia

Un reddito solo e lo sfratto. Una corsa contro il tempo per salvare una famiglia

Arriva lo sfratto esecutivo ad una famiglia monoreddito composta da tre persone, si attivano la rete solidale, il sindacato e i servizi sociali e si ottiene un mese e mezzo di tempo. Una corsa contro il tempo per salvare una famiglia anconetana con un entrata mensile di 1.400 euro e 550 di affitto. "Per mangiare – spiegano – spendiamo più di 800 euro al mese, tra i 25 e 30 euro al giorno e in più per recarmi al lavoro spendo circa 300 euro di benzina quindi lo stipendio si riduce a 1.100 euro. Mettici le bollette e capisci che non riusciamo ad arrivare a fine mese". Nei giorni scorsi nella periferia anconetana, in seguito a sentenza di sfratto, questa famiglia ha rischiato concretamente di perdere il proprio alloggio. Si è attivata a livello territoriale una rete composta dal sindacato Asia Usb e da movimenti autonomi solidali per fermare pacificamente la procedura e "aprire un percorso di risoluzione della problematica che potesse consentire di trovare una soluzione abitativa alternativa – spiegano da Asia Usb Ancona -. Si è arrivati ad un rinvio dello sfratto che è stato però fissato per il prossimo 7 novembre. Su delega della famiglia, abbiamo richiesto un incontro urgente con il sindaco Daniele Silvetti e l’assessore con delega alle Politiche della Casa Orlanda Latini. Solo dopo aver insistito più volte, siamo riusciti ad ottenere un incontro con l’assessore Latini e la coordinatrice dei Servizi Sociali Sonia Gregorini. Abbiamo ribadito con fermezza la grave problematica che subisce la famiglia in questione, portando proposte chiare e precise. Il problema abitativo è reale e sentito dalla parte più povera della popolazione, anche a fronte della crisi economica e salariale, dovuta a cause ormai ben conosciute quali precarietà, bassi salari, inflazione, con risposte carenti ormai da anni in termini di politiche abitative che facciano fronte ai bisogni della popolazione. Servono più alloggi popolari (e riqualificare quelli esistenti)". Tra le richieste "un contributo economico da parte del Comune per il pagamento del canone di locazione della nuova casa che dovrà essere reperita". "Il Comune – spiegano dal sindacato - si è messo a disposizione per erogare un contributo emergenziale per il pagamento dell’affitto proponendo anche un incontro con i servizi sociali per la presa in carico del caso con un percorso da intraprendere attraverso l’Ups. Nonostante il percorso iniziato con il Comune, la data del 7 novembre è troppo vicina e rende arduo trovare una soluzione efficace".