Una mattina di follia "Vendetta per Pamela"

La mattina del 3 febbraio 2018 Luca Traini, maceratese all’epoca 28enne, esce di casa con la sua Alfa Romeo 147 e la pistola Glock 17, e dall’auto si mette a sparare a tutti i ragazzi di colore che incrocia. Ne ferisce sei, ma semina il panico ovunque. Poi va a fare fuoco alla sede cittadina del Pd, e contro due locali. Raggiunge Casette Verdini, e lascia due ceri nel punto in cui erano stati trovati i trolley con i resti di Pamela Mastropietro, la 18enne romana uccisa e fatta a pezzi da Innocent Osegale quattro giorni prima. Infine, Traini va al monumento ai Caduti, dove poco dopo lo arrestano i carabinieri. Ai militari dice: "Ho fatto quello che dovevo". Come spiegherà poi, quella mattina aveva sentito le ultime notizie sull’omicidio di Pamela e aveva deciso di vendicarla: aveva sentenziato che la colpa di tutto era di uno spacciatore, e poiché secondo lui tutti gli spacciatori erano immigrati, aveva pensato di sparare a tutti i giovani immigrati che vedeva.