"Una rete di casse di espansione, solo così il Misa sarà in sicurezza"

Rischio idrogeologico, il capogruppo Pd Romano: interventi spot oppure slegati possono anche fare peggio .

"Una rete di casse di espansione, solo così il Misa sarà in sicurezza"

"Una rete di casse di espansione, solo così il Misa sarà in sicurezza"

"Sulla prevenzione del rischio idrogeologico non possiamo permetterci di ragionare per compartimenti stagni". È il messaggio del capogruppo del Pd, Dario Romano, che invoca un approccio diverso, un ragionamento collettivo per il bene del territorio e della cittadinanza. La sicurezza idrogeologica del Misa è un tema delicato, ma non tutti, secondo il capogruppo Pd in Consiglio Comunale, hanno colto la portata della questione.

"Focalizzarsi unicamente sulla foce del fiume è un’illusione – dice Romano –. Interventi come la rimozione della barra di foce, seppur di impatto visivo, hanno un’utilità limitata ai fini della mitigazione del rischio idrogeologico. La vera sfida è contenere la portata d’acqua che arriva al centro abitato, considerando che gli argini in muratura riducono la capacità del fiume fino a trecento metri cubi al secondo". Il dibattito politico degli ultimi giorni si è acceso sul ponte Garibaldi. Romano ha attaccato duramente l’amministrazione comunale, così come quella regionale, sottolineando la mancanza del progetto del ponte. La discussione vira leggermente, ma il tema centrale rimane ancora una volta il fiume Misa. "Purtroppo la destra fa passare l’idea che il concetto di fare sia sinonimo di fare bene. La realtà è ben più complessa. Interventi sbagliati o decontestualizzati possono addirittura aggravare la situazione – sottolinea il capogruppo Pd –. Un esempio lampante è la pulizia del fiume a monte degli argini, che di fatto lo ha trasformato in un canale, aumentando la potenziale portata d’acqua. Un intervento che, alla luce dei limiti fisiologici degli argini in muratura e delle difficoltà legate al dragaggio continuo, potrebbe non rivelarsi realmente positivo". Romano offre la propria idea per trovare una soluzione condivisa e abbattere le preoccupazioni legate al fiume Misa, che ormai da tanti anni attanagliano i cittadini. "La soluzione va ricercata a monte, a partire da Arcevia e Corinaldo e lungo la nostra valle, dove la realizzazione di vasche di espansione diffuse potrebbe contenere l’acqua in caso di piena e risultare utile anche in periodi di siccità per l’irrigazione dei campi – conclude –. Serve un modello virtuoso, ma non interventi slegati tra loro. Bisogna ragionare come vallata e non come singoli Comuni. La sicurezza di Senigallia passa necessariamente da un impegno collettivo e ance da una visione dall’ampio respiro".

Nicolò Scocchera