Una rivoluzione digitale che guarda al futuro: "Le imprese ora online con 45 chilometri di fibra"

Sei le zone industriali interessate. La soddisfazione della sindaca:. "Trasformazione epocale. le nostre aziende siano pronte". .

Una rivoluzione digitale che guarda al futuro: "Le imprese ora online con 45 chilometri di fibra"

Una rivoluzione digitale che guarda al futuro: "Le imprese ora online con 45 chilometri di fibra"

"Le imprese di Fabriano sono on line: 45 chilometri di fibra ottica nelle 6 zone industriali". L’operatività dell’importante infrastruttura digitale è stata annunciata giovedì nella sala convegni del Palazzo del Podestà di Fabriano durante il workshop "Fabriano 4.0: la fibra ottica Ftth al servizio di imprese e industria", organizzato da Fibraweb col patrocinio del Comune di Fabriano che ha inserito l’evento nell’ambito della strategia delle Città creative Unesco e la collaborazione della Politecnica delle Marche. Il Convegno è stato l’occasione per fare la mappatura esatta delle aree industriali in cui è presente l’infrastruttura di fibra ottica, "elemento primo per progredire nei processi di digitalizzazione oggi in atto".

"L’avventura di Fibraweb parte nel 2012 – ha detto Flavio Ubaldi direttore commerciale di Fibraweb – dopo aver infrastrutturato l’Umbria, dal 2023 operiamo nelle Marche. Abbiamo oltre 1.500 chilometri di fibra stesa di proprietà nelle due regioni, 150 zone industriali servite che possono collegare oltre 30.000 aziende. Per le Marche, 20 i Comuni coperti dalla nostra rete su 66 zone industriali con 400 chilometri di fibra che connettono oltre 10mila imprese. Abbiamo individuato Fabriano come area baricentrica fra Marche e Umbria e la scelta è caduta su una città che dal punto di vista industriale ha una tradizione ed un tessuto imprenditoriale di primissimo livello installando 45 km di fibra collegando ben 6 zone industriali".

"È la grande sfida del futuro – fa la sindaca Daniela Ghergo – e la nostra città e le nostre imprese devono essere pronte a queste trasformazioni epocali. Il sistema d’infrastrutturazione strategica oggi realizzato nelle nostre zone industriali va letto in questo senso ed è un valore aggiunto per l’economia cittadina del presente e del futuro".

"La robotica costituisce una delle tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0 – dice Massimo Callegari, professore di Meccanica delle Macchine, Coordinatore scientifico della piattaforma iLabs dell’Università Politecnica delle Marche – ma ormai da qualche anno si parla già di Industria 5.0 e i robot collaborativi che possono lavorare con gli uomini senza barriere ne sono un esempio, ma richiedono connessioni forti e stabili come queste. Tali due elementi insieme potranno aprire un nuovo mondo, nell’immediato futuro se non nel presente, soprattutto alle piccole e medie imprese".

Sara Ferreri