Urla in aula: "Io, guerriero di Dio". In ambulanza ferisce due poliziotti

Un moldavo di 37 anni vicino all’ospedale tenta di sottrarre il taser e spara due dardi nella fondina: arrestato

Urla in aula: "Io, guerriero di Dio". In ambulanza ferisce due poliziotti

Urla in aula: "Io, guerriero di Dio". In ambulanza ferisce due poliziotti

Che qualcosa non andava in lui si era visto già verso mezzogiorno, quando ha iniziato a fare avanti e indietro, lungo il ballatoio del quinto piano, tra le torri A e D del tribunale. Faceva di continuo il segno della croce poi ha urlato: "Sono il guerriero di Dio". Bestemmiava, poi si è spinto fino al davanzale in ferro e ha iniziato a tirarlo a sé con violenza quasi a volerlo spezzare. In pochi secondi a Palazzo di Giustizia è cresciuta la paura di chi era presente: testimoni in attesa di udienza, giudici, magistrati. A delirare così un moldavo di 36 anni, residente a Falconara, con una separazione dalla moglie in corso. Ieri mattina era in tribunale, con il suo avvocato Stefano Brugiapaglia, proprio per una udienza inerente la separazione. A palazzo c’era anche la moglie che in quel momento era andata in bagno. Aspettavano di entrare in aula dal giudice per un provvedimento urgente a tutela dei figli minorenni. Alla fine è stato arrestato per aver aggredito due poliziotti in ambulanza, mentre lo accompagnavano in ospedale. Ha provato ad estrarre il taser di un agente senza riuscirci. Lo ha impugnato da dentro la fondina esplodendo i dardi che però non hanno attinto nessuno. I poliziotti soro rimasti feriti nel tentativo di bloccarlo. Il moldavo li ha colpiti: uno ha 7 giorni di prognosi, l’altro 5. Già in tribunale aveva creato pericolo. Il carabiniere che fa servizio fisso a palazzo di Giustizia si era subito avvicinato per vedere cosa stava succedendo ma l’uomo era molto agitato e indomabile. "Guai se qualcuno mi tocca - diceva dal ballatoi - sono un guerriero di Dio, Dio esiste, ho sofferto tutta la vita". Nel linguaggio non era lucido, sembrava in preda a delle visioni. Mentre urlava si è avvicinato alla torre A, dove ci sono le aule civili per le separazioni e indicando con il braccio teso gridava: "Apri la porta, apri la porta". Poi blaterava di una profezia. "Hai sentito - diceva - il mondo va a p.". E ancora "guardate tutti sono il guerriero di Dio, avete qualcosa da dirmi? Fermatevi adesso, pregate Dio". Per un attimo si è temuto che si gettasse anche di sotto. In breve tempo anche il personale di pg del tribunale ha raggiunto il quinto piano, sono arrivate le guardie giurate che presidiano l’ingresso al plano terra e due poliziotti delle Volanti chiamati a supporto. Il "guerriero", dopo una decina di minuti, si è calmato e si è seduto. Gli hanno portato dell’acqua, mostrava un santino, altri ne aveva nel giubbetto, raffiguranti la madonna nera. Polizia e carabinieri lo hanno accompagnato al piano terra dove nel frattempo era arrivata una ambulanza della Croce Rossa. "Ti portiamo in ospedale per un controllo - gli hanno detto i poliziotti - stai tranquillo". Spontaneamente è salito a bordo del mezzo sanitario dove sono saliti anche gli agenti. Quando erano arrivati quasi in pronto soccorso ha avuto un altro scatto aggressivo e cercato di prendere il taser. Un poliziotto è rimasto ferito alla testa, perdeva sangue. Il moldavo è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e portato poi in reparto per una valutazione psichiatrica. L’udienza in tribunale si è tenuta senza di lui.

Marina Verdenelli