REDAZIONE ANCONA

Voleva uccidersi a Santo Stefano. La Croce Rossa e i carabinieri lo rincuorano e gli salvano la vita

Un 70enne residente al Q2 aveva già preparato un cappio e una lettera d’addio dopo un litigio. Aveva chiamato un’amica per sfogarsi, è stata lei ad allertare il 112. Un intervento in extremis.

L’intervento della Croce Rossa è stato decisivo ieri al Q2

L’intervento della Croce Rossa è stato decisivo ieri al Q2

Un diverbio con alcuni famigliari. L’ansia che subentra, lo scoramento, l’angoscia che assale gli individui fino a divorarli. La volontà di finirla. E poi il dialogo. Una parola di conforto, una mano tesa ad aiutare e un abbraccio che scalda il cuore. Lo riempie e lo conforta. La vita che rinasce, nonostante tutto. Tra le storie a lieto fine che questo Natale porterà in dote, c’è il salvataggio eroico di sanitari e medici della Croce Rossa Italiana del Comitato di Ancona, assieme ai carabinieri e ai vigili del fuoco che, ieri, sono riusciti a far desistere un uomo di circa 70 anni, residente al Q2, dall’estremo gesto annunciato ad una conoscente. Lo stesso, infatti, nei giorni precedenti avrebbe avuto una lite con alcuni parenti (non meglio specificati).

Motivi per i quali, quando la moglie e il figlio sono usciti di casa e lui si sarebbe trovato da solo, avrebbe impugnato il telefono per chiamare un’amica per cercare una sorte di riconciliazione con sé stesso. Forse uno sfogo. Un ultimo sfogo. Perché a lei, tuttavia, avrebbe anche manifestato chiari intenti suicidi. Tempestivamente è scattata la chiamata al Numero unico delle emergenze del 112 e in meno di dieci minuti l’ambulanza della Cri si è presentata sotto casa dell’uomo. L’equipaggio è entrato nell’abitazione ed ha subito notato un cappio pronto ad essere utilizzato. Un cappio che era stato realizzato grazie ad una sonda da elettricisti. Così, i professionisti hanno avuto modo di parlare con il settantenne, riuscendo a tranquillizzarlo e a farlo tornare sui suoi passi. Sul posto anche i militari dell’Arma, che in effetti avrebbero trovato e recuperato una lettera di addio che l’uomo aveva preparato, come anche i vigili del fuoco, al fine di effettuare quell’intervento sinergico. Un intervento che si rivelerà decisivo per aver permesso ad una persona di continuare a vivere, pur attraversando la tempesta di una fragilità provvisoria. Ci sono dei momenti in cui il semplice ascolto, una parola gentile o una presenza rassicurante possono fare la differenza tra la speranza e la disperazione. E sono caratteristiche proprie delle donne e degli uomini del soccorso, abituati ad intervenire anche nelle situazioni più estreme. Tra loro i volontari della Croce Rossa Italiana che sanno bene quanto sia importante riconoscere i segnali di chi si trova in difficoltà e agire con sensibilità e rispetto per salvare una vita, anche aiutando qualcuno a desistere da gesti estremi.