We are Legion, i vichinghi metal diventano cartoni

Il video di ’Metal warriors rise’ ha già 170mila visualizzazioni su YouTube. Cosimo Binetti, ex Dogma: "Per ogni secondo 40 ore di lavoro".

We are Legion, i vichinghi metal diventano cartoni

We are Legion, i vichinghi metal diventano cartoni

di Raimondo Montesi

ANCONA

C’è un video musicale che da qualche tempo sta spopolando sul web. E’ ‘Metal Warriors rise’ del gruppo We Are Legion. La cosa strana è che ancora nessuno sa chi siano i protagonisti, visto che nel video appaiono ‘trasformati’ in cartoni animati. Così li hanno ‘scoperti’ decine di migliaia di persone in tutto il mondo. Ma c’è dell’altro. A raccontare la storia è Cosimo Binetti, ex leader dei Dogma, band anconetana di heavy metal ‘contaminato’, molto apprezzata dai fan del genere, soprattutto nel Nord Europa. Inutile dire che dietro la ‘Legione’ c’è lui, oltre a Daniele Sartori, che dei Dogma era la voce.

Binetti, cosa sta succedendo esattamente?

"Quando i Dogma si sono sciolti, per motivi legati alla scelta del genere musicale da seguire, io, che scrivevo la maggior parte delle musiche, e Daniele, che scriveva la maggior parte dei testi, abbiamo pensato a un nuovo concept, a un nuovo stile. Ci siamo avvicinati a un tipo di heavy metal che si ispira ai vichinghi, alle loro storie di battaglie, e che va molto in paesi come Norvegia e Germania, dove eravamo già stati più volte come Dogma. Questo senza rinunciare al nostro stile. Diciamo che i Dogma erano più gotici, mentre i We Are Legion sono più epici. Stiamo tra il folk e l’epico".

E l’ormai famoso video come è nato?

"Abbiamo deciso di farlo prima di iniziare la nuova avventura. Non abbiamo voluto svelare la nostra identità, così siamo diventati dei cartoni animati. Raffaele Paolucci, un grande talento di Ancona, ci ha ripreso e fotografato mente suonavamo. Poi ha iniziato a lavorare all’animazione, con un metodo che gli ha richiesto sei mesi. Diciotto ore al giorno. Per fare un secondo del video ci sono volute 40 ore di lavoro. Quando l’abbiamo condiviso su Youtube ha cominciato a diventare virale, superando le 170mila visualizzazioni. Ci sono commenti in decine di lingue".

Un successo non limitato a Youtube.

"Abbiamo condiviso il video su Spotify. Poi abbiamo fatto lo stesso con un lyric video e con altre canzoni. In tutto cinque. C’è n’è poi un sesto, una cover dei Manowar, ‘Warriors of the world’. Risultato: abbiamo ricevuto varie proposte da alcune case discografiche tedesche. La cosa bella è che i Manowar, uno dei gruppi più importanti della storia dell’heavy metal, hanno condiviso la nostra cover nel loro profilo! E una marea di persone a loro volta l’hanno condiviso".

La condizione ideale per far uscire il vostro primo disco.

"Ci abbiamo lavorato molto, coinvolgendo musicisti del Nord Europa. In particolare norvegesi. Come Kjell Arne Hudbreider, chitarrista dei Crest of Darkness. Abbiamo portato in studio anche alcune corali. In effetti a livello vocale usiamo poco il canto growl tipico dell’heavy metal. Daniele Sartori è in pratica un tenore, e canta con una voce ‘pulita’".