"I biancorossi hanno un progetto importante, una partita non facile"

L’ex attaccante dell’Ancona: "Da tre anni con lo stesso mister e con tanti nuovi arrivi di buon livello"

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Con 80 reti è il secondo miglior marcatore nella storia dell’Ancona: per Massimo Agostini, la partita di domenica non potrà mai essere come le altre. Attuale direttore dell’area tecnica del Cesena, il Condor, come venive soprannominato ai tempi della sua militanza in biancorosso, fa le carte al match dell’Orogel Stadium, che potrà consolidare i romagnoli al comando del girone o rilanciare i dorici tra le protagoniste del campionato.

Agostini, che sapore ha questa partita per lei?

"Per noi sarà una partita molto importante: sappiamo di incontrare una squadra ben attrezzata, che sta facendo un buon campionato. Siamo consapevoli che se lavoriamo bene otterremo dei buoni risultati in partita. Dipende tutto da noi".

Quali sono i ricordi più belli che la legano ad Ancona?

"Abbiamo portato ad Ancona una finale di Coppa Italia nonostante giocassimo in Serie B, solo il Palermo ci era riuscito. Con il lavoro, la qualità e un gruppo eccezionale abbiamo fatto qualcosa di straordinario, anche se in Serie A fummo sfortunati: quei due anni non si possono cancellare, sono orgoglioso di aver indossato i colori biancorossi. Io dico sempre che nel suo piccolo Cesena è una grande piazza, così come, per bacino di utenza, anche Ancona".

Cosa teme di più dell’Ancona?

"Ha cambiato molti giocatori, ma ha lo stesso allenatore da ormai tre anni, quindi con un’ossatura collaudata che può metterci in difficoltà. Sappiamo però che il nostro modo di esprimere calcio deve prevalere sugli avversari: dovremo giocare con la stessa voglia e lo stesso spirito di sacrificio che mettiamo negli allenamenti".

Dopo un avvio stentato l’Ancona sta recuperando: pensa possa competere con voi e le altre nella lotta promozione?

"Questo è un campionato molto equilibrato: in questo momento non c’è nessuna squadra che possa dominare. Ci sono squadre molto attrezzate, serve la massima concentrazione per rimanere in alto, altrimenti con la competitività che c’è si rischia di rimanere indietro".

L’anno scorso contro l’Ancona due vittorie, cinque gol fatti e zero subiti: in cosa sono cambiati i dorici?

"Sono cambiati diversi elementi, alcuni dei quali anche validi, ma che sono stati rimpiazzati in modo adeguato. E’ una società importante, che ha cambiato proprietà, ma è già ben disposta perché, come ho detto, ha lo stesso allenatore da tre anni: ci vuole tempo, anche noi abbiamo cambiato proprietà, staff tecnico e giocatori. Sarà un avversario da non sottovalutare".

A proposito di proprietà straniere: quanto è importante, soprattutto in Lega Pro, avere presidenti con una considerevole disponibilità economica?

"Ho sempre detto che la Lega Pro è infernale: più ci rimani, più rischi di compromettere quello che hai, perché ci sono pochi introiti, quindi se vuoi provare a vincere devi disporre di parecchi soldi. Ci devono però essere progetti importanti, altrimenti si vanifica tutto".

Gianmarco Minossi