Vaiolo delle scimmie, in Lombardia dosi vaccino esaurite e prenotazioni sospese / VIDEO

La Regione ha avuto duemila sieri, in attesa di rifornimenti: "Riapriremo il portale a fine agosto"

È salito a 308, ieri, il numero dei lombardi contagiati dai vaiolo delle scimmie. Erano 291 solo il giorno prima, martedì 16 agosto, quando è stato fornito il conteggio delle persone infettate dal virus in Italia, 662 (652 uomini, 10 donne), con un incremento di 18 rispetto alla rilevazione del 12 agosto. Di questi, i casi da infezione collegati a viaggi all’estero sono 185: gli altri sono ormai considerati legati a focolai localizzati soprattutto in Lombardia. Seguono il Lazio con 121 contagiati e l’Emilia Romagna con 70. I lombardi ricoverati per il virus delle scimmie restano comunque 2; gli altri si curano a casa.

Il trend in continua crescita ha portato ad esaurire in due giorni, già il 12 agosto, sul portale della Regione Lombardia aperto dal 10 agosto, le prenotazioni per i 2 mila vaccini ripartiti dal Governo. Si tratta di prime dosi. Le persone dovranno poi effettuare il richiamo in un periodo intercorso tra i 28 e i 36 giorni. L’assessorato al Welfare della Regione, che guida la Task force istituita per far fronte all’epidemia del Monkeypox (la definizione inglese del vaiolo delle scimmie) ha immediatamente chiesto al Ministero della Salute ulteriori forniture. Che dovranno servire per le secondi dosi ma anche per soddisfare ulteriori richieste di vaccinazione antivaiolosa.

Le somministrazioni effettuate alla data di ieri sono 579. A fine agosto, fa sapere Regione Lombardia, verrà riaperta sul portale Salute la possibilità di prenotarsi. La procedura prevede che la persona iscrittasi al momento dell’appuntamento abbia un colloquio col medico, che chiarisce i dubbi e valuta se l’utente rientri o no nella categoria dei soggetti vaccinabili.

"La campagna vaccinale sta andando benissimo, l’adesione è molto alta. Dalla scorsa settimana vacciniamo 20 persone al giorno, abbiamo le agende piene, un numero importante - afferma Giulia Marchetti, responsabile delle Malattie infettive all’ospedale San Paolo -. I prenotati che si presentano per il colloquio sono estramente motivati e mediamente informati, non come è avvenuto col Covid dove c’erano molte persone portate più che altro dalla marea. I più chiedono ragguagli sugli effetti collaterali del vaccino, che in genere è molto ben tollerato solo con dolore al braccio e neanche la febbre. Altri vogliono sapere del richiamo oppure, più in generale, chiedono informazioni circa la malattia e il suo decorso. C’e anche grande entusiasmo da parte delle persone che afferiscono, che sono molto contente dell’opportunità di prevenire questa malattia".

Quindi si procede con la vaccinazione: "Il farmaco arriva dalla farmacia a meno 20 gradi ma già pronto, per cui si deve attendere solo lo scongelamento - aggiunge Marchetti -. L’iniezione non è neppure intramuscolo, come quella per il Covid e per la maggior parte delle vaccinazioni, ma è sotto cute per cui è meno invasiva". Al ritmo di 20 al giorno il San Paolo, uno dei centri di riferimento regionali, ultimerà la somministrazione delle 200 dosi assegnate prima della fine del mese, ma sta già "prenotando i secondi appuntamenti, come da indicazioni regionali". Il vaccino che viene somministrato, conclude Marchetti, "è quello “vivo“ attenuato, per Monkeypox virus, somministrato per via sottocutanea".