Agricoltura sostenibile. La protesta dei trattori

Si ritroveranno domani mattina al casello di Civitanova per ribellarsi alle politiche green che l’Ue mette in campo contro i cambiamenti climatici.

La Germania è paralizzata dalla marcia dei trattori, la protesta degli agricoltori contro le politiche sostenibili dell’Ue si allarga e raggiunge anche l’Italia: domani dalle 6 alle 24 gli agricoltori protesteranno a bordo dei loro trattori, nei pressi del casello autostradale dell’A14, a Civitanova. E’ prevista la presenza di 100 trattori e oltre 400 agricoltori, che alla guida dei trattori faranno sentire la loro voce, alla protesta si accoderanno anche gli agricoltori ascolani. La mobilitazione dei trattori è largamente indirizzata a contrastare il Farm to Fork, il programma dell’Unione europea che prevede l’abbandono del 10% dei terreni agricoli, la conversione al biologico di un quarto della superficie coltivabile, l’abbattimento dei concimi e dei fitofarmaci oltre alla rotazione forzata dei cereali. "Ci uniamo a questa protesta perché in questi ultimi anni abbiamo visto mettere a dura prova il nostro lavoro e le nostre attività: ci hanno dimezzato del 48% i contributi agricoli, dobbiamo fronteggiare i prezzi saliti alle stelle del gasolio, mentre i costi dei cerali sono ai minimi storici, sono passati da 40 euro a 26 euro, per non parlare dell’allevamento degli ovini, con 8 anni è stato dimezzato. Hanno messo in campo strategie, che finora hanno visto solo danneggiare imprese come le nostre. Non siamo piccole aziende, ognuno di noi ha 1700 capi di bestiame, 300 ettari di terra, 7 trattori, produciamo quintali di latte e carni, eppure vediamo vanificati tutti i nostri sforzi". Maria Grazia Lappa