Al via il cantiere di messa in sicurezza del ponte sul lungomare

L’intervento durerà un anno e mezzo e costerà oltre milione di euro, di cui la maggior parte con fondi Pnrr

Al via il cantiere di messa in sicurezza del ponte sul lungomare

Al via il cantiere di messa in sicurezza del ponte sul lungomare

Inizieranno entro poche settimane i lavori di messa in sicurezza del ponte sull’Albula di via Trieste. Il comune ha da poco consegnato il cantiere nelle mani della ditta aggiudicataria, che così potrà iniziare una delle opere più attese dalla città. Un lavoro particolarmente oneroso, appaltato per 1.020.760,62 euro alla Edilstrade Minturno, che dovrà portare a termine l’iniziativa entro un anno e mezzo dalla consegna effettiva. La riqualificazione dell’infrastruttura, considerate le pause estive, dovrebbe vedere la luce nell’autunno del 2025. Il tutto non graverà eccessivamente sulla casse comunali, che hanno ricevuto sostanziosi contributi per effettuare la manutenzione straordinaria al ponte. Il quadro economico dell’intervento, incluse le spese tecniche, ammonta a 1.660.000 euro, ma l’esborso sarà coperto finanziariamente da 880.000 euro di fondi Pnrr, 571.166 euro di monetizzazioni standard relative al biennio 2023 e 2024, 315.834 euro di oneri di urbanizzazione 2023 e 69mila euro da fondi già impegnati dall’amministrazione comunale. A queste risorse vanno aggiunte 245mila euro intercettate dal Mef lo scorso maggio per l’aggiornamento del prezzario regionale.

La necessità di intervenire sui due ponti più vicini alla foce dell’Albula – l’altro era quello di via Piemonte – emergeva nell’autunno del 2018, quando alcune segnalazioni complete di documentazione fotografica, attestavano lo stato di degrado dei ferri al di sotto dei ponti, fortemente ossidati e resi visibili per lo sgretolamento del cemento di copertura. Le segnalazioni, cinque anni fa, venivano inserite in un apposito esposto, depositato da un ex dirigente del comune e successivamente discusso in consiglio comunale da Valerio Pignotti, allora capogruppo di Forza Italia. Vista l’urgenza di verificare quanto segnalato, si procedeva immediatamente con sopralluoghi preliminari, con i quali i tecnici di Viale De Gasperi allontanavano ogni dubbio sulla tenuta effettiva dei ponti. I successivi carotaggi, però, evidenziavano una serie di ammaloramenti da trattare con interventi mirati e celeri.

I due ponti infatti risalgono agli anni ‘30, e sono stati realizzati in cemento armato a graticcio poi ricoperto di intonaco, il quale ha ritardato l’effetto del tempo sulla struttura. L’ammaloramento, in base alle segnalazioni, coinvolgerebbe le travi di bordo, cioè quelle esterne, e non quelle al di sotto della sezione transitabile. In sostanza, il maltempo e l’usura hanno portato ad un aumento di volume dei ferri, che a sua volta ha provocato il cedimento dell’intonaco.

Giuseppe Di Marco