Amarcord Samb: "Eravamo davvero forti"

Si sono ritrovati al Calabresi i protagonisti della seconda promozione in Serie B, era il 26 maggio 1974: "Bergamasco il nostro collante" .

Amarcord Samb: "Eravamo davvero forti"

Amarcord Samb: "Eravamo davvero forti"

Rottoli, Pilone, Catto, Marchini, Anzuini, Castronaro, Ripa, Valà, Chimenti, Simonato, Basilico. All. Marino Bergamasco. In organico c’erano pure i portieri Isetto e Pasquali e i calciatori Daleno, Bianchini, Del Barba, Fazzi, Romani e Bisceglia che collezionarono alcuni gettoni di presenza. Questa la rosa della Samb che conquistò la seconda promozione in Serie B. Era il 26 maggio 1974 quando Francesco Chimenti, alla quartultima giornata di campionato, realizzò al Ballarin il rigore del successo rossoblù sul Ravenna. Un 1-0 che permise alla formazione di Marino Bergamasco di tornare in cadetteria con tre turni di anticipo. E cinquant’anni dopo i protagonisti di questa splendida cavalcata che esaltò tutta la città si sono ritrovati di nuovo a San Benedetto all’ hotel Calabresi. "Rincontrarsi dopo 50 anni -dice Maurizio Simonato- è sempre bello. Abbiamo ricordato i momenti vissuti da una squadra che regalò una delle più grandi soddisfazioni calcistiche a San Benedetto. C’è anche Rottoli che ha portato il pallone dell’ultima giornata con il Livorno quando realizzai una doppietta nel 3-1 finale". "Eravamo una squadra veramente forte - aggiunge Gregorio Basilico il numero undici rossoblù - che aveva il suo collante in Marino Bergamasco. Era un padre per tutti noi che ci ha dato tanto sotto il profilo umano e calcistico. Ma allo stesso tempo eravamo un organico molto competitivo. Ricordo che il Rimini ci inseguiva da vicino e che nel girone di ritorno eravamo attesi da due trasferte difficili in Sardegna. Vincemmo sia ad Olbia che contro la Torres Sassari e da lì prendemmo il volo verso la promozione in Serie B. Poi ci fu l’apoteosi al Ballarin con il Ravenna".

Presente alla reunion anche il presidente della Samb Vittorio Massi. "Oggi è una festa -dice il massimo dirigente rossoblù -sono cresciuto con Ripa e Basilico. Ma anche con i Beni e Simonato. Il calcio di oggi? A me parlano di tattica, di moduli. Ma con un grande portiere, due ali, un grande attaccante e un Maurizio Simonato che si inseriva, vincevi i campionati. Non servono tutti questi scienziati: il portiere deve giocare con le mani e lasciare tutto il resto. Ma il calcio di oggi è diverso e lo accetto". Dopo l’ufficializzazione di Ottavio Palladini in panchina, la Samb ha iniziato a pensare al ritiro estivo. La sede potrebbe essere Sarnano. Mercoledì prossimo è in programma a Milano l’incontro con Luca Faccioli per il ruolo di direttore generale.

Benedetto Marinangeli