Arriva la patente a crediti: "Soltanto altra burocrazia"

Balloni (direttore della Cna) e la novità prevista nel settore costruzioni: "Meglio puntare sulla qualificazione delle imprese, ma serve strategia".

Arriva la patente a crediti: "Soltanto altra burocrazia"

Arriva la patente a crediti: "Soltanto altra burocrazia"

"La sicurezza sul lavoro merita ben altre risposte". Con questa decisa affermazione la Cna di Ascoli commenta la prossima introduzione della patente a crediti che andrà ad aggravare tutto il discorso legato alla burocrazia, acuendo una disparità già esistente per le piccole imprese. L’ingresso di questa novità è previsto per il primo ottobre 2024 e la misura prevista nel settore delle costruzioni non sarà in grado di garantire il rafforzamento delle condizioni di sicurezza sul lavoro. Un mossa pensata per contribuire alla risoluzione del problema della sicurezza sul lavoro, in realtà costituirà un ulteriore onere a carico delle imprese. Inoltre la scelta di esonerare le imprese con certificazione Soa – che peraltro attesta le capacità economiche e tecniche di un’azienda, senza tuttavia alcuna valenza in materia di sicurezza sul lavoro – rappresenta un’ingiustificata discriminazione nei confronti delle piccole e medie imprese, andando a ledere il principio della libera concorrenza. Proprio la Cna è tra i principali enti promotori del prossimo convegno che verterà sul delicato tema della sicurezza sul lavoro programmato al teatro Ventidio Basso i prossimi 4 e 5 aprile. "Più che da nuovi ostacoli burocratici, il rafforzamento della sicurezza sul lavoro passa necessariamente per la qualificazione delle imprese - afferma Francesco Balloni, direttore della Cna di Ascoli –. Condividiamo appieno la necessità di intervenire sul piano della sicurezza, ma occorre definire una strategia e degli interventi realmente coerenti con questo obiettivo, puntando piuttosto sul potenziamento del sistema dei controlli sostanziali e su una nuova legge che regoli finalmente l’accesso alla professione".

La sicurezza in cantiere rappresenta una priorità assoluta per l’associazione che intende esprimere forti perplessità sullo strumento che il Governo intende adottare per invertire un trend preoccupante, confermato sul territorio dai 2.261 infortuni sul lavoro denunciati nel 2023 (dati Inail). Le difficoltà sul fronte del ricambio generazionale si ripercuotono anche in ambito edilizio, dove nell’ultimo anno le cessazioni hanno superato di gran lunga le iscrizioni di nuove imprese. Qui il Piceno ha fatto registrare un saldo negativo di 334 unità, con 94 nuove iscrizioni a fronte di 428 cessazioni, più del doppio delle 158 nel 2022. "Anche in quest’ottica sarà fondamentale affrontare al più presto il riordino dei bonus edilizi".

Massimiliano Mariotti