Ascoli, Metalcoat prova a chiudere. In società spuntano contraddizioni

Il club bianconero si prepara ad affrontare le scadenze dei pagamenti. Attesa per il semaforo verde dalla Covisoc

Ascoli, Metalcoat prova a chiudere. In società spuntano contraddizioni

Ascoli, Metalcoat prova a chiudere. In società spuntano contraddizioni

L’Ascoli si prepara ad affrontare il momento più delicato, quello relativo al suo futuro. Il club di corso Vittorio si prepara ad affrontare le inevitabili scadenze di cui abbiamo parlato nel corso degli ultimi giorni. L’adempimento agli obblighi previsti relativi al pagamenti degli stipendi fino ad aprile 2024 nonché degli emolumenti Inps e Irpef consentiranno di ricevere dalla Covisoc il semaforo verde per poi regolarizzare l’iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro entro il 4 giugno.

Nelle ultime ore, come anticipato su queste righe nell’edizione di ieri, il presidente e amministratore delegato del gruppo Metalcoat Matteo Trombetta Cappellani è tornato sotto le cento torri per riprendere le interlocuzioni e capire se ci sarà la concreta possibilità di raggiungere una serie di condizioni necessarie per riaprire la trattativa con Pulcinelli e procedere dritto verso l’acquisto del club. La condotta, che stanno portando avanti i vertici del Picchio sotto un certo punto di vista, però risulta essere molto contrastante tra quanto detto e ciò che in realtà si sta cercando di mettere in atto. Il patron stesso attraverso una nota ufficiale aveva ammesso che non si sarebbero verificate problematiche di alcun genere per tenere fede agli obblighi previsti e provvedere all’iscrizione al campionato. Dall’altro lato invece il fidato dirigente De Santis avrebbe già contattato alcuni direttori sportivi per dotare il club di una nuova figura dopo l’ormai inevitabile addio di Giannitti. Tra i nomi accostati ci sarebbe quello di Umberto Quistelli, reduce dall’esperienza all’Alessandria, che alle domande sul suo futuro avrebbe ammesso pubblicamente: "Ci sono stati alcuni contatti. In particolar modo con Ancora e Ascoli e, poi, c’è stata la possibilità di parlare con l’Altamura. Le società con cui, però, ho avuto i maggiori contatti sono appunto Ancora e Ascoli. Ci sono buone possibilità e vediamo se qualcosa si concretizza". Quindi cosa sta accadendo? De Santis si sta muovendo autonomamente per proprio conto e in totale disaccordo rispetto alle idee di Pulcinelli o in realtà dietro alla strategia mediatica affermata c’è un disegno diverso. Di certo la situazione si sposa male con la fase che sta vedendo l’attuale proprietà in procinto di vendere. E se anche qualche dirigente sta cercando di fare gioco forza per sviare lo scenario e restare in sella, la realtà dei fatti dice altro. Le casse del club stanno facendo fronte a delle serie difficoltà nel riuscire a coprire quanto necessario e le risorse ottenute da qualche sponsor amico non bastano per mettere in cassaforte la partecipazione alla prossima serie C. Ecco quindi che provare a vendere prima della fine di maggio, magari facendo decollare l’ipotesi Metalcoat, resta l’unica strada percorribile per evitare scenari più drammatici. Le prossime ore saranno cruciali.

Massimiliano Mariotti