Per i danni subiti a seguito dell’attacco hacker la notte dell’8 dicembre, l’amministrazione comunale di Grottammare ha deciso di chiedere il risarcimento dei danni all’azienda che fornisce il servizio. L’attacco ransomware è stato subito dal fornitore di servizi cloud della società PA Digitale Adriatica che ha reso inutilizzabile la Piattaforma Urbi. "Le problematiche inerenti al mancato funzionamento della Piattaforma Urbi Smart si sono protratte per oltre un mese, causando notevoli disagi al Comune che, per garantire il regolare svolgimento delle attività, ha dovuto attivare procedure di emergenza. Durante questo lasso di tempo gli Uffici sono sempre rimasti in contatto con la società PA Digitale Adriatica ricevendo – si legge nel documento – in talune occasioni informazioni sommarie circa la gravità dell’evento e la risoluzione del problema". Da qui la decisione di affidare il caso all’avvocato Massimo Spinozzi del Foro di Ancona, che dovrà avanzare formale diffida nei confronti della società PA Digitale Adriatica per il ristoro di tutti i danni, subiti e subendi, conseguenti all’attacco ransomware.
CronacaAttacco hacker, l’amministrazione chiede i danni