Attese sempre più lunghe. La prova con il Cup: nove mesi per una visita oppure si va a pagamento

Il rebus prenotazioni: "Varia molto in base alle disdette o alle strutture". Dal centralino anche l’invito alla cittadinanza: "Se non venite, avvisate".

Attese sempre più lunghe. La prova con il Cup: nove mesi per una visita oppure si va a pagamento

Attese sempre più lunghe. La prova con il Cup: nove mesi per una visita oppure si va a pagamento

Prenotare una visita oculistica oggi significa farsi visitare tra almeno 9 mesi, se non ci si può rivolgere alla medicina a pagamento. I fondi alla sanità continuano ad essere un problema, soprattutto quando si tratta di attese che, a volte, possono essere fatali. I dati del report sulle liste d’attesa pubblicati dall’Azienda sanitaria territoriale e riferiti alla prima settimana di gennaio 2023 ad Ascoli, avevano evidenziato una situazione tutt’altro che sotto controllo, e così, a distanza di un anno abbiamo verificato l’andamento attuale. In primis bisogna tenere in considerazione le classi di priorità, che rappresentano la prima scrematura tra le impegnative: come afferma il Piano nazionale governo liste di attesa (Pngla) le classi di priorità si applicano solo in caso di prima visita per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e sono di 4 tipologie, siglate in U, B, D o P. Urgente, per le prestazioni da svolgere entro 72 ore la cui tempestiva esecuzione condiziona in un arco di tempo molto breve la prognosi a breve del paziente. ‘Breve’, che possono essere svolte entro 10 giorni, ‘differibile’ per una prima diagnosi da eseguire entro 30 giorni per le visite ed entro 60 giorni per le prestazioni strumentali e infine ‘programmata’, e cioè eseguibile senza problemi entro 120 giorni. Ma attenzione: "Nel caso in cui il medico non abbia indicato il codice di priorità la prenotazione andrà in coda alla lista esistente delle prenotazioni senza classe di priorità", si legge nel piano nazionale. Dunque, con la ricetta in mano, ci si rivolge al Centro unico prenotazione che, con un tempo di attesa che va dai 30 ai 40 minuti, risponde alla chiamata.

La scarsità di personale e i pochi fondi alla sanità rendono il processo macchinoso già in partenza, ma il vero tasto dolente si incontra quando si prova a prenotare una visita: non meno di 10 mesi per una visita ortopedica, almeno 9 mesi per una visita oculistica, anche 18 mesi per una mammografia. Però, ci sono eccezioni, e dal centralino sottolineano: "C’è da dire che il periodo di attesa varia molto, le cose cambiano in continuazione in base alle disdette, anche se spesso i cittadini semplicemente non si presentano, o dalla disponibilità delle strutture". E difatti, anche nelle farmacie abilitate alle prenotazioni Cup la risposta non varia: "Dipende dal periodo, cambia tanto. Magari per un po’ è tutto bloccato e poi si sblocca e si trova un appuntamento anche in tempi brevi, è molto variabile".

E così, con i dati del gennaio 2023 in mano, si può fare un confronto: le visite oculistiche sono tra le più richieste, si parla di 369 prestazioni erogate nella prima settimana del mese, e per sottoporsi alla visita i cittadini hanno atteso in media 13,5 giorni per le ‘brevi’, 37,6 per le ‘differibili’ e 91,4 per le ‘programmate’. Risulta perciò solo un leggero ritardo rispetto a quelli che dovrebbero essere i periodi definiti dal piano nazionale. Alla luce della nostra simulazione però, ad oggi la situazione sembra essere differente: provando a prenotare in data odierna dal centralino ci si sentirà rispondere che "purtroppo al momento i tempi di attesa sono piuttosto lunghi, ma provi a richiamare tra qualche giorno, magari si libera qualcosa", e la prima data utile proposta sarà a fine settembre 2024.

Ottavia Firmani