Avanzo record, 6 milioni da spendere

Somme non vincolate per finanziare manifestazioni e opere pubbliche. Il Pd: "Città da riqualificare"

Avanzo record, 6 milioni da spendere

Avanzo record, 6 milioni da spendere

Sono numeri da record, quelli che emergono dall’avanzo di bilancio 2023. Oltre 6 milioni a disposizione dell’amministrazione: somme non vincolate per finanziare manifestazioni e opere pubbliche. Un tesoretto che non ha precedenti nel recente passato e che viene accolto con estrema soddisfazione dal vertice di Viale De Gasperi. La coalizione guidata da Spazzafumo però non ha tempo per rallegrarsi, viste le critiche già inviate dalla minoranza, che esorta sindaco e giunta ad utilizzare le ingenti risorse per rendere più vivibile la riviera. Nel dettaglio, l’avanzo ammonta a 6.017.814,49 euro.

"Per la prima volta – spiega il sindaco Spazzafumo – il lavoro di gestione e ottimizzazione delle risorse finanziarie dell’ente, svolto in sinergia con l’area Risorse, ci ha permesso di ottenere un avanzo di bilancio importante che ci permetterà nei prossimi mesi di fare investimenti mirati per la nostra città e per il futuro dei cittadini". Il primo cittadino spiega che l’avanzo 2023 è stato conseguito svincolando somme dal fondo Garanzia debiti commerciali, dal quale sono stati attinti 1.630.920,24 euro, grazie al ripristino del corretto indicatore di tempestività dei pagamenti. C’è poi il fondo Crediti di dubbia esigibilità, dal quale sono stati liberati 3.495.314,45 euro grazie alla riduzione del grado di inesigibilità dei crediti. I restanti 891.579,80 euro sono stati generati grazie al concorso tra economie di spesa, maggiori entrate e una buona giacenza di cassa finale. Insomma, i soldi ci sono, ma ora devono essere spesi adeguatamente.

È ciò che dice il Pd, non appena saputa l’entità dell’avanzo. "Confidiamo – scrive il presidente del Circolo Nord Alessandro Marini – che la pezza non sia davvero peggio del buco e che si decida di investire questo vero e proprio tesoro non in spettacoli di burlesque, in calendari di dubbio gusto o nelle ennesime rosticcerie a cielo aperto che affliggono puntualmente il salotto buono della città che nulla lasciano e nulla portano. Asfalti colabrodo, marciapiedi inesistenti o caratterizzati da crateri, aiuole spoglie e piene di erbacce, cumuli di rifiuti, lampioni non funzionanti e arredi devastati dai vandali o dal trascorrere del tempo sono sotto gli occhi di tutti". Marini cita via Ferri, via Calatafimi, via Manzoni, via San Martino, via Alfieri, via Marradi: "I marciapiedi si stanno lentamente sgretolando e molte aiuole sono solo ricettacolo di deiezioni canine e erbacce. C’è piazza Ancona che ancora attende l’agognata riqualificazione, così come la piazzetta intitolata ad Andrea Pazienza".

Giuseppe Di Marco