Bambinopoli, rabbia minoranza:: "Quel bando va ritirato"

Marchegiani: "Il testo è equivoco e potrebbe essere oggetto di ricorso".

Bambinopoli, rabbia  minoranza:: "Quel  bando va ritirato"

Bambinopoli, rabbia minoranza:: "Quel bando va ritirato"

Cosa ne sarà della vecchia Bambinopoli? L’area, per anni abbandonata a sé stessa e ora avviata verso una nuova gestione, rimarrà un piccolo parco per il divertimento dei ragazzini? Secondo parte della minoranza, il comune avrebbe avviato una procedura poco chiara, che potrebbe dare alla luce sviluppi indesiderati, come la trasformazione del vecchio parco in qualcosa di completamente diverso. "Chiedo il ritiro in autotutela del bando, visto che il testo è equivoco e potrebbe essere oggetto di ricorso – tuona Annalisa Marchegiani – Questo è un bando per la concessione in uso e la gestione del compendio, costituito dal manufatto, dalla sua area pertinenziale (220 metri quadri) e da tutta l’area verde di 2.500 metri quadri. Prima, la concessione riguardava solo il chioschetto, quindi mi chiedo cosa si voglia fare ora. Forse un locale, simile a quelli della pineta Buozzi? In allegato al bando si trova un progetto privo di alcun piano economico-finanziario o indicazioni sul mantenimento delle finalità ludiche. Potenzialmente, su quest’area, si potrebbe fare qualsiasi cosa".

Alle rimostranze della Marchegiani si aggiungono quelle della Barlocci. La consigliera ricorda i passaggi che hanno portato al bando, e quindi la convenzione scaduta alla fine del 2019, nonché l’ordinanza di sgombero dell’area datata 25 luglio 2022: "Ordinanza che però viene sospesa, e intanto in maggioranza si viene a sapere che c’è la volontà di riconoscere un indennizzo alla ditta". Questo verrà ufficializzato con la pubblicazione del bando: "Al privato verrà riconosciuto un indennizzo di 30mila euro, pagato da chi si aggiudicherà il bando: per noi la Bambinopoli andava riconsegnata senza alcun indennizzo, come già messo in chiaro tempo fa dagli uffici comunali". Questione, dice il gruppo misto, che verrà posta all’attenzione della Corte dei Conti. Sulla stessa falsariga anche l’intervento di Giorgio De Vecchis, che si concentra sul lato prettamente politico della questione: "L’utilizzo della transazione, per non addivenire a contenziosi legali mi lascia perplesso – conclude il consigliere di minoranza – parliamo di uno strumento privatistico il cui uso risulta atipico per gli enti pubblici. Soprattutto perché in tal caso servirebbe un parere dell’ufficio legale del comune. Ma tanto, che l’attuale iniziativa non sia imperniata sull’interesse pubblico prevalente dell’area mi pare evidente dal bando stesso: in esso si parla di ‘ex Bambinopoli’. Più chiaro di così non potrebbe essere".

Giuseppe Di Marco