
Sono passati mesi, anzi anni, e non sono bastate lettere, proteste, assemblee pubbliche: il sottopasso di via Mare è ancora nello stato di dieci o vent’anni fa, quando ancora era ritenuto un’infrastruttura adeguata alle esigenze della città. Oggi, anzi da molto, non lo è più. Ed è per questo che i residenti di zona, ieri mattina, hanno organizzato un sit in all’ingresso ovest del sottopasso, con tanto di gazebo, cartelloni e striscioni. Numerosi i partecipanti: oltre al presidente di comitato Porto d’Ascoli Centro Elio Core, padre dell’iniziativa, al picchetto sono venuti anche il presidente del quartiere Mare Leo Sestri, del quartiere Sentina Valerio Isopi, nonché i consiglieri comunali Andrea Traini e Nicolò Bagalini (FdI). "Questo sottopasso, nodo viario di notevole importanza – commenta Core – è l’unico tratto a sud della città che conduce al mare. Rappresenta l’unione fra il centro cittadino e la periferia, che non riesce a svilupparsi anche a causa di questa infrastruttura pericolosa, inadeguata, obsoleta, scarsamente illuminata. È quindi giunto il tempo di dire basta alle promesse politiche non mantenute dalle diverse amministrazioni che si sono succedute negli anni, sempre disattese e rinnovate ad ogni campagna elettorale. Queste problematiche sono destinate ad aumentare se non si realizzerà un nuovo ed efficiente sottopasso, per cui vogliamo che si svolga un consiglio comunale aperto, nel quale vengano ascoltati anche i cittadini su questo tema". Sono in molti, nei giorni scorsi, ad aver notato il ritorno di un certo campanilismo fra San Benedetto e Porto d’Ascoli, non solo per le infrastrutture, ma anche per l’organizzazione di eventi e la cura del verde pubblico. Il sottopasso, però, non è più soltanto un’infrastruttura da riqualificare: esso è ormai il simbolo, il parafulmine che attrae ogni malcontento portodascolano. A tal proposito, anche la politica ha deciso di dire la sua: "Nell’ultimo anno e mezzo la situazione del sottopasso, soprattutto per le condizioni del manto stradale, è precipitata – commenta Traini – Soprattutto per la presenza di una voragine che mette preoccupazione agli automobilisti in transito. Il vicesindaco Capriotti ha affermato che questo lavoro è una priorità, ma di fatto, dopo due anni, questa amministrazione non ha ancora prodotto nulla. Per fare opere di questo tipo ci vuole tempo, ma qui non esiste ancora nemmeno un’idea progettuale per affrontare il problema. So che era stato fatto un incontro con Rfi, promosso dal governo regionale. Ma l’amministrazione comunale non ci ha fatto sapere nulla".
Giuseppe Di Marco