"Camminare su e giù in un corridoio vuoto"

Bernardini: "La detenzione al Marino del Tronto equivale alla morte civile"

"Camminare su e giù in un corridoio vuoto"

"Camminare su e giù in un corridoio vuoto"

"Essere detenuti nel carcere di Ascoli equivale a una morte civile: non ci sono attività, gli spazio sono angusti, l’igiene è scarsa e c’è un direttore a mezzo servizio". E’ il quadro emerso a fine 2022 dopo che una delegazione dell’associazione "Nessuno tocchi Caino" e degli avvocati della Camera Penale "Ugo Palermi" di Ascoli ha visitato l’istituto di pena di Marino. "Ad Ascoli è la morte civile e non solo perché solo quest’anno ci sono stati 5 suicidi: non ci sono attività, nemmeno la scuola e non mi era mai capitato di entrare in un carcere dove non ci fosse nemmeno un corso di alfabetizzazione" ha accusato Rita Bernardini, presidente di Nessuno Tocchi Caino. "Ci sono i lavori interni, ma pochi e i detenuti denunciano che le ore lavorate sono molte di più di quelle pagate. Succede un po’ in tutta Italia anche perché un carcerato piuttosto che stare in cella preferisce anche lavorare gratis, ma è ingiusto. L’unica cosa che fanno i detenuti nel carcere di Ascoli è passeggiare in un corridoio vuoto". Una denuncia alla quale si è associata la Camera Penale di Ascoli riferendo che " a Marino del Tronto ci sono detenuti che bivaccano, chi gioca a carte, nessuno impegnato in alcuna attività rieducativa. Abbiamo il dovere di far sapere quello che succede nelle carceri italiane, compreso Ascoli e ancora di più quello che succede nelle carceri minorili. Quando si parla di salute, quando un soggetto psichiatrico ha tentato più volte il suicidio va valutato se il carcere è compatibile: ma per avere una risposta passano 6 o 7 mesi e lui continua a cercare di togliersi la vita. Per la disperazione si soffocano al termosifone: pensate che volontà di morire c’è in queste persone".

p. erc.