Casa di comunità, tutto pronto per la permuta tra Comune e Ast

Viale De Gasperi cederà il terreno di via Sgattoni in cambio dell’immobile dove c’è il distretto sanitario.

Casa di comunità, tutto pronto  per la permuta tra Comune e Ast

Casa di comunità, tutto pronto per la permuta tra Comune e Ast

È tutto pronto per ratificare definitivamente l’accordo di permuta fra comune e Ast, con cui il primo cederà alla seconda il terreno di via Sgattoni sul quale erigere la casa di comunità, in cambio dell’immobile dove si situa il distretto sanitario di via Romagna. La stipula, salvo complicazioni, dovrebbe approdare in consiglio comunale per l’11 settembre. Messa in sicurezza la permuta, quindi, Viale De Gasperi provvederà a trasferire il diritto di superficie relativo al terreno all’Ast, che quindi vi potrà realizzare la struttura di medicina territoriale. Chiuso il cantiere in quel di Ragnola, cosa che dovrebbe accadere non oltre il 2026, l’ente rivierasco avvierà la seconda fase degli accordi, con cui acquisirà la proprietà dell’edificio di via Romagna, e contestualmente cederà la proprietà del terreno di via Sgattoni all’Ast. Tutto finito? In verità, in tutto questo intervallo temporale, ci sarà molto da discutere. Si ricorderà, infatti, che tra l’appezzamento a sud del ‘Capriotti’ e l’edificio del quartiere Sant’Antonio sussiste una differenza di valore, in favore del distretto, di circa 350mila euro. Il lotto su cui sorgerà la casa di comunità, secondo stime dell’Agenzia delle Entrate, vale 550mila euro, mentre lo stabile di via Romagna 900mila. La domanda quindi sorge spontanea: come verrà coperto questo gap? Per il momento non è dato sapere molto altro, ma pare che la differenza non debba essere coperta né tramite somme aggiuntive, né tramite la cessione di immobili, che inizialmente era stata prospettata. I dettagli e le modalità inerenti all’accordo, in ogni caso, verranno chiarite in un’apposita commissione urbanistica che dovrebbe avere luogo la prossima settimana. Le diverse superfici verdi di Porto d’Ascoli, insomma, dovrebbero trasformarsi presto in una sorta di ‘cittadella’ sanitaria: nei pressi di questo terreno, infatti, verrà realizzata anche la casa della salute e il futuro ospedale sambenedettese.

Il futuro del distretto di via Romagna, invece, è ancora tutto da decidersi. In passato si era parlato di demolire l’enorme fabbricato per costruire un parcheggio multipiano. Niente però è ancora stato deciso, anche perché il vertice comunale non intende adottare scelte prima di avere in mano importanti documenti di gestione urbanistica: in particolare, lo ‘schema direttore’ propedeutico alla stesura del nuovo piano regolatore, e soprattutto il Piano urbano per la mobilità sostenibile (Pums) da cui dovrebbero emergere le necessità cittadine in termini di viabilità e parcheggi.

Giuseppe Di Marco