Ciabattoni lascia il consiglio: "Motivi di salute"

Al suo posto entra Mauro Cori. E intanto il Pd ha riammesso Stefano Falcioni, ex segretario dei dem lamensi, e Felicia Laura Vagnoni

Ciabattoni lascia il consiglio: "Motivi di salute"

Ciabattoni lascia il consiglio: "Motivi di salute"

A Castel di Lama ieri il consigliere di minoranza Francesco Ciabattoni, volto del centrodestra, ha rassegnato le dimissioni. Attraverso una lettera protocollata, l’ex consigliere ha salutato e con effetto immediato ha chiesto le dimissioni. Fra dieci giorni verrà convocato il consiglio comunale per la surroga. Ciabattoni sottolinea che la decisione di dimettersi è stata l’effetto di una profonda e ponderata riflessione, cruciale per chi come lui da anni segue la politica e ritiene cruciale farla bene. "Per motivi di salute – dichiara Ciabattoni – sono costretto a lasciare. Devo risolvere questi problemi per poter ritornare in forze e mettermi come sempre, anche da semplice cittadino, a disposizione degli altri. Castel di Lama merita un’opposizione costruttiva e propositiva, essendo impossibilitato devo farmi da parte, credo che chi mi subentrerà saprà rappresentare con grande senso di dovere e responsabilità i cittadini". Il consigliere ha ringraziato tutti i dirigenti, i dipendenti e in particolare il vice sindaco Marco Mattoni per l’aiuto. Nel frattempo Ciabattoni sconfessa un’eventuale candidatura all’Arengo. "Smentisco le voci che stanno circolando su una mia eventuale candidatura alle amministrative di Ascoli, non ho avuto nessun contatto con i politici ascolani".

Al posto dell’ex consigliere Ciabattoni dovrebbe subentrare Mauro Cori, il primo dei non eletti. Buone notizie invece arrivano sui banchi del Pd, la commissione di garanzia regionale dei Dem si è espressa sul ricorso presentato da Stefano Falcioni, ex segretario del Pd lamense e di Felicia Laura Vagnoni sulla cancellazione per il 2023-24 nelle liste elettorali del Pd, dopo mesi e riammette ufficialmente i due politici. Una decisione che scuote il consiglio comunale, dove il Pd ormai sembrava scomparso. I due rappresentanti politici, che hanno in questi mesi avuto cariche molto importanti: come quello di vice sindaco, nel caso di Falcioni e di assessore nel caso di Vagnoni, dopo la loro candidatura alla lista civica ‘Avanti così’ con a capo il sindaco Mauro Bochicchio erano stati espulsi all’anagrafe degli iscritti del Pd. Secondo la lettera del presidente della commissione di garanzia che aveva deciso il provvedimento disciplinare si erano candidati con una lista rivale al Pd. Una situazione che aveva determinato un autentico terremoto politico. Il Pd dopo essere stato sconfitto per tre volte a Castel di Lama finiva definitivamente in panchina. Adesso la nuova decisione rimette in discussione tutto. Riammettere Falcioni della corrente Schlein rappresenta la definitiva sconfitta della vecchia guardia.

Maria Grazia Lappa