"Come spiegare la differenza ai clienti?"

Nonostante un’annata che per le aziende vitivinicole è stata quasi disastrosa, c’è chi ha ...

"Come spiegare la differenza ai clienti?"

"Come spiegare la differenza ai clienti?"

Nonostante un’annata che per le aziende vitivinicole è stata quasi disastrosa, c’è chi ha ancora voglia di investire e promuovere la propria azienda e tutto il territorio Piceno. Si tratta dell’azienda Vallorani di Colli, gestita da due giovani laureati in Agraria, Rocco e Stefano Vallorani, che hanno deciso di dare seguito al lavoro iniziato dal nonno quasi cento anni fa e poi dal padre alla fine degli anni ‘60. "Quest’anno abbiamo avuto una perdita complessiva di oltre il 60% - ha ammesso Rocco - ma non ci siamo scoraggiati. Abbiamo continuato ad utilizzare solo le nostre uve biologiche e delle 35.000 bottiglie che si solito produciamo ogni anno quest’anno ne avremo solo 15-16.000. In più c’è pure questo caos sulla denominazione Montepulciano che certo non ci aiuterà. Esportiamo gran parte della nostra produzione negli Stati Uniti e si fa già fatica a spiegare cosa è il Montepulciano, figuriamoci se potremo mai far capire cose è il ‘Cordisco’. Oggi abbiamo inaugurato la nuova sala degustazione per eventi perchè vogliamo puntare molto sull’enoturismo e con l’apertura della "Tasting Room" vogliamo proseguire nella nostra opera di promozione. Non a caso ogni bottiglia della loro gamma ha un nome e un’etichetta illustrata da artisti locali come Valeria Colonnella (per il Falerio Avora), Giorgio Pignotti (per il Piceno Superiore) e Spirito Santo (Le Fric) "Abbiamo scelto di investire nell’enoturismo: non solo una sala degustazione, ma anche uno spazio per eventi culturali" come dimostra il calendario curato da Laura Di Pietrantonio : sabato 16 Dicembre, Wine Christmas, un aperitivo in cantina con gli chef del territorio e musica; mercoledì 27 ci sarà l’incontro con Natalino Capriotti e il libro "Vito Riga e altre persone". La ‘Tastig Room’ è aperta tutti i giorni per degustazioni con vino e ottimo cibo.

Valerio Rosa