"Concessioni, occhio ai ricorsi"

Caso chalet, il gruppo di Azione: "Gli amministratori potrebbero essere chiamati a rispondere in sede civile"

"Concessioni, occhio ai ricorsi"

"Concessioni, occhio ai ricorsi"

La proroga delle concessioni balneari potrà essere oggetto di futuri ricorsi? A chiederselo è il gruppo di Azione, che a pochi giorni dal prolungamento annuale deciso dall’amministrazione sambenedettese punta i riflettori su quella che viene considerata una scelta sbagliata. "Siamo giunti ormai alla fatidica scadenza delle concessioni demaniali – scrivono i referenti del nucleo rivierasco – relative agli stabilimenti balneari e, in mancanza di una normativa nazionale che definisca l’implementazione a livello nazionale della direttiva Bolkestein, argomento che evidentemente imbarazza Palazzo Chigi, notoriamente ‘vicino’ al settore dei balneari, molti comuni si stanno muovendo di propria iniziativa. Importanti comuni come Rimini, Ravenna e Genova hanno già avviato le procedure e stanno predisponendo i bandi per mettere a gara le concessioni balneari. Altri comuni invece, hanno nuovamente prorogato le attuali concessioni, ancorché la norma nazionale di proroga sia, come è noto, del tutto inefficace e sussiste il divieto di sua applicazione da parte della pubblica amministrazione".

Tra gli enti che hanno mantenuto lo status quo c’è San Benedetto: Viale De Gasperi ha rinviato l’eventuale soluzione dell’annoso problema al 31 dicembre 2024, in mancanza di un orientamento definitivo del legislatore. "Ricordiamo che l’amministrazione Spazzafumo è in carica ormai da più di due anni, e dovrebbe quantomeno indicare alla comunità, visto il non poco tempo a disposizione, quali sono stati questi insormontabili impedimenti che hanno reso impossibile predisporre i bandi per mettere a gara le concessioni. Altrimenti questa non sarebbe altro che l’ennesima dimostrazione dell’incapacità di quest’amministrazione di incidere minimamente sulle sorti del nostro comune". Quelli di Azione ricordano che in considerazione del decreto Draghi, il provvedimento di proroga, possibile solo in presenza di ‘oggettive difficoltà’, si esporrebbe a ricorsi di vario tipo: "Ad oggi infatti, sussiste la forte possibilità che sia il comune che gli amministratori che hanno prorogato le concessioni possano essere chiamati a rispondere in sede civile e contabile". Concludono i referenti del partito: "Ormai l’amministrazione Spazzafumo si sta dimostrando totalmente allineata al modus operandi del governo nazionale e non sente il minimo bisogno di chiarire la sua posizione su un tema fondamentale per la cittadinanza sambenedettese, vista l’importanza per la nostra economia di un settore come quello del turismo balneare".

Giuseppe Di Marco