Consultorio, migliora l’accessibilità

Dal primo febbraio il consultorio migliorerà la propria accessibilità, a beneficio delle donne, grazie a una riorganizzazione dell’attività con...

Dal primo febbraio il consultorio migliorerà la propria accessibilità, a beneficio delle donne, grazie a una riorganizzazione dell’attività con le ostetriche. A comunicarlo è la direzione dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli, spiegando in cosa consisterà questo potenziamento del servizio che si trova, da diversi anni ormai, nel poliambulatorio ex-Gil in viale Marcello Federici, nel quartiere di Campo Parignano. "Dal primo febbraio – comunica l’Ast - al consultorio, le donne che ne avranno necessità potranno ottenere in un unico accesso, sia l’esecuzione del tampone vaginale, sia quello per il prelievo ematico correlato". Le prestazioni verranno entrambe erogate dalle ostetriche del consultorio, dove per accedere è necessario telefonare allo 0736/358028, dal lunedì al venerdì, dalle 12 alle 14. Il giorno dell’appuntamento (solitamente il lunedì feriale), dalle 8 alle 9, le pazienti dovranno: prima rivolgersi allo sportello per l’accettazione (presentando la richiesta/impegnativa), dopodiché potranno salire al secondo piano e accedere all’ambulatorio numero 10 dove saranno accolte dalle ostetriche del consultorio per l’effettuazione congiunta, sia del tampone vaginale, che del prelievo ematico. "In questo modo – dice il direttore generale dell’Azienda sanitaria territoriale, Nicoletta Natalini - si eliminerà un disagio che le pazienti hanno subito fino a ora. Ovvero il fatto che venivano richiesti due accessi, in due strutture sanitarie differenti, per due prestazioni comunque correlate tra loro. L’ottimizzazione dei percorsi e la semplificazione degli accessi – continua la Natalini - rappresentano un miglioramento per le pazienti, ma anche per l’azienda sanitaria che riduce le presenze che a volte sono causa di sovraffollamento in alcune aree sanitarie. L’analisi del percorso, la valutazione delle precedenti criticità, le proposte di miglioramento e la disponibilità del personale sanitario sono stati elementi indispensabili per la realizzazione di questa riorganizzazione". Di recente, nell’ambito del programma nazionale di screening, l’Ast ha effettuato la chiamata attiva, tramite lettera inviata a casa, per quello della cervice uterina, ovvero per la prevenzione del tumore del collo dell’utero.

Lorenza Cappelli