Controlla e minaccia la compagna. Relazione da incubo: condannato

La donna, traumatizzata, aveva chiesto aiuto con un bigliettino al vicino di casa. Per lui 6 anni di carcere

Controlla e minaccia la compagna. Relazione da incubo: condannato

Controlla e minaccia la compagna. Relazione da incubo: condannato

Sei anni di carcere. Questa la condanna che il Collegio del tribunale di Ascoli ha emesso nei confronti di Rosildo Ferri, 47enne ascolano, finito sotto processo a seguito della denuncia della donna con la quale aveva una relazione affettiva. Il procuratore Umberto Monti aveva chiesto la condanna dell’imputato a 12 anni, ma il Collegio (presidente Alessandra Panichi, a latere Domizia Proietti e Angela Miccoli), ha assolto l’imputato per i reati di furto e estorsione, fissando a sei anni la pena finale. Contro questa sentenza meditano ricorso in Appello gli avvocati difensori Umberto Gramenzi e Silvia Morganti. Una vicenda che ha avuto inizio a luglio 2021 quando la vittima riuscì ad infilare un biglietto sotto la porta di un vicino di casa. L’uomo ebbe la prontezza di spirito di rivolgersi alla Polizia e la Procura attivò il ’codice rosso’ disponendo che la donna fosse trasferita immediatamente in una casa protetta per salvaguardarne l’incolumità. "Ho bisogno di aiuto. Se non faccio come dice ha giurato che pagheranno le persone che amo e l’unico modo che ho per salvarle è assecondare quello che vuole". Erano queste le prime parole scritte nel bigliettino lasciato sotto la porta del vicino.

"Ieri notte mi ha presa per un braccio e mi ha sbattuta per terra. Mi diceva "ti ammazzo, ti faccio a pezzettini, ti metto in un sacco e lo scarico al porto". Se non smettevo di piangere avrebbe cominciato da … Stamattina mi ha portato ad Ancona davanti al negozio di… dicendo che entrava e lo massacrava, lo avrebbe legato all’auto con una corda trascinandolo finché non si vedevano le ossa. Mi diceva che nella mafia dei casalesi e nei posti dove è stato lui funzionava così. ‘Se vuoi farla pagare a qualcuno devi colpire quello che ama’". Ferri aveva intrapreso una relazione con la donna con problemi di salute che lui si sarebbe assunto la responsabilità di risolverle spingendola a licenziarsi dal posto di lavoro per tenerla ancora di più sotto controllo. Le faceva anche assumere farmaci senza alcuna prescrizione medica e di cui lei comunque non aveva alcun bisogno. Quando lei ha deciso di interrompere il rapporto, il 47enne avrebbe iniziato a mettere in atto condotte vessatorie, minacce gravissime, controllandola e prendendola a schiaffi. Minacce che hanno coinvolto anche i familiari e amici della donna ai quale le ha detto che avrebbe fatto del male se lei lo avesse lasciato, intimandole di non vederli più.