Curti: stabilizzare personale sisma: "Serve la proroga di un altro anno"

Il deputato del Pd: "Presentato emendamento alla Legge di Bilancio per evitare una continua migrazione" .

Curti: stabilizzare personale sisma: "Serve la proroga di un altro anno"

Curti: stabilizzare personale sisma: "Serve la proroga di un altro anno"

Stabilizzare il personale sisma per evitare una continua migrazione di personale che va a danno soprattutto degli uffici dei Comuni periferici. Va in questo senso l’emendamento presentato dal deputato del Pd, Augusto Curti, alla nuova Legge di Bilancio.

"Tra gli emendamenti che ho inviato al Senato tramite i colleghi della Commissione Ambiente – dice a tal proposito Curti – quello sulla stabilizzazione del ’personale sisma’ assume particolare rilevanza per i Comuni terremotati. Come noto, il precedente Governo aveva provveduto a stanziare le risorse per garantire assunzioni a tempo indeterminato, a beneficio dei dipendenti che avessero maturato il requisito del servizio triennale al 31 dicembre 2022, termine poi posticipato al 31 dicembre 2023. È tuttavia necessario che l’attuale Esecutivo garantisca un’ulteriore proroga fino al 31 dicembre 2024, al fine di completare utilmente il ciclo triennale. La mia proposta emendativa va esattamente in questa direzione. Occorre infatti evitare la continua migrazione del personale che, ovviamente, è alla ricerca di stabilità. Un processo, quest’ultimo, che rischierebbe di indebolire soprattutto gli uffici dei Comuni periferici e di quelli maggiormente danneggiati".

I nodi, secondo Curti, non sono poi finiti: "Sul tema – aggiunge – va poi rilevata un’ulteriore criticità che sta suscitando preoccupazione tra le amministrazioni locali: il Ministero competente, infatti, non ha ancora provveduto a trasferire la tranche di contributo, dovuta per le stabilizzazioni operate entro il 2022".

"Auspichiamo – conclude l’ex primo cittadino di Force – che tali risorse possano essere erogate rapidamente, in quanto il ritardo sta condizionando il flusso di cassa degli Enti che hanno anticipato le somme necessarie. Si tratta tuttavia di un problema che, allo stesso tempo, rischia di scoraggiare i sindaci nel procedere alle ulteriori assunzioni previste per il 2023".