Da Allevi a Crowe: Ascoli in vetrina. L’attore e il mitico viaggio di Ghezzi

Mercoledì il maestro ha commosso l’Italia con la sua testimonianza. Giovedì sera è stata la volta della star: "Da una parte dicono che sono di Ascoli, dall’altra che sono di Parma. Sento questa connessione".

Da Allevi a Crowe: Ascoli in vetrina. L’attore e il mitico viaggio di Ghezzi

Da Allevi a Crowe: Ascoli in vetrina. L’attore e il mitico viaggio di Ghezzi

Ascoli vola in Nuova Zelanda, insieme ad una manciata di olive e una targa in travertino. L’asse con Sanremo ha registrato picchi altissimi: da Giovanni Allevi a Russell Crowe, la città delle cento torri è stata una delle protagoniste delle serate del Festival, tra le difficili parole del maestroe l’ironico siparietto dell’attore. "All’improvviso mi è crollato tutto –aveva detto nel commovente monologo il compositore ascolano – Non suono più il pianoforte davanti ad un pubblico da quasi due anni. Nel mio ultimo concerto, alla Konzerthaus di Vienna, il dolore alla schiena era talmente forte che sull’applauso finale non riuscivo ad alzarmi dallo sgabello. E non sapevo ancora di essere malato. Poi è arrivata la diagnosi, pesantissima. Ho guardato il soffitto con la sensazione di avere la febbre a 39 per un anno consecutivo. Ho perso molto, il mio lavoro, i miei capelli, le mie certezze, ma non la speranza e la voglia di immaginare". Parole pesanti, dolorose ma incredibilmente ricche di energia, che hanno saputo colpire i cuori di tutti i 15 milioni di telespettatori in ascolto. Tra questi, davanti alla televisione nel loro salotto a Porta Cappuccina, anche i suoi genitori: "L’invito di Amadeus è stato geniale – ha commentato il padre Nazzareno – a vederlo abbiamo solo pianto e ci siamo abbracciati".

Emozioni forti, musica ma anche un po’ di spensieratezza, dunque, in questa 74esima edizione, soprattutto per i cittadini ascolani, e per il sindaco Fioravanti. Dopo l’incontro nel pomeriggio di giovedì con Crowe, e la consegna di olive, cittadinanza onoraria ma soprattutto maglietta dell’Ascoli Calcio, l’attore è tornato a parlare di Ascoli, quasi riaccendendo il giallo che lo aveva visto protagonista: "Prima sapevo solo di una donna italiana – ha detto sul palco dell’Ariston –, ora ho trovato anche un altro avo lontano, Luigi Ghezzi. Ci sono due versioni della vicenda: da una parte dicono che sono di Ascoli Piceno, dall’altra che sono di Parma. Io ho sempre sentito questa connessione con l’Italia e ora ho capito che è un legame di sangue". Poiil racconto dell’avventuroso viaggio di Ghezzi: "È una storia affascinante, Luigi Ghezzi se ne va da Ascoli fino in Argentina, dall’Argentina poi sale su una barca che doveva arrivare in India. Purtroppo naufraga ma si salva e arriva a Città del Capo, in Sudafrica. Lì, incontra una donna che decide di sposare e insieme migrano in Nuova Zelanda. È un viaggio incredibile, davvero. Ma questo ci mostra una cosa, ovvero quanto è grande l’influenza dell’Italia nel mondo, quanti italiani sono sparsi per il mondo. E voi, da italiani, dovreste essere orgogliosi di queste persone".

Ottavia Firmani