E’ terminato con una fumata grigia l’incontro avvenuto giovedì tra la direzione dell’Ast di Ascoli e la delegazione trattante composta da rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl, Nursind, Nursing Up, Fials e Usb, per il personale del comparto sanità. La riunione, protrattasi a lungo, ha affrontato temi cruciali come il diritto alla mensa, l’orario di lavoro, i tempi di vestizione e svestizione, la mobilità interna, le progressioni verticali e i fondi contrattuali. In apertura, le organizzazioni sindacali hanno richiesto di rinviare tutti i punti previsti nell’ordine del giorno, per concentrarsi esclusivamente sui fondi contrattuali. La direzione dell’Ast, pur avendo incluso l’argomento nei piani di discussione, ha mantenuto l’ordine prestabilito, evidenziando che molte delle questioni erano già state affrontate in precedenti incontri, senza raggiungere un accordo. Per quanto riguarda il diritto alla mensa, l’Ast ha proposto nuove regole per ampliare la platea dei beneficiari e garantire trasparenza ed equità, prevedendo la fruizione del pasto per tutti i dipendenti in ogni sede e turno. E’ stato annunciato un nuovo regolamento in tema di orario di lavoro e il riconoscimento dei tempi di vestizione/svestizione: include il riconoscimento dei minuti lavorati, come previsto dal contratto collettivo del 2018. Lo scontro fra il direttore dell’Ast Nicoletta Natalini e i sindacati ha toccato l’apice con la richiesta sindacale di chiarimenti sui fondi del salario accessorio relativi agli anni 2022, 2023 e 2024. Di fronte alla pressione della delegazione sindacale, l’Ast si è impegnata a trasmettere entro il 16 dicembre tutta la documentazione necessaria per consentire la contrattazione, inclusi i provvedimenti relativi alle somme residue del 2022 e 2023. In caso di mancato rispetto del termine, le organizzazioni sindacali hanno annunciato un presidio davanti alla struttura ospedaliera di Ascoli il 17 dicembre, dalle 13,30 alle 14,30, e ulteriori iniziative.
Peppe Ercoli