Degrado a Monticelli. Vergogna sottopassi, dalle siringhe ai rifiuti: ormai c’è di tutto

Le condizioni sembrano addirittura peggiorate: da quello di fronte al Mazzoni agli altri presenti nello stesso quartiere.

Degrado a Monticelli. Vergogna sottopassi, dalle siringhe ai rifiuti: ormai c’è di tutto

Degrado a Monticelli. Vergogna sottopassi, dalle siringhe ai rifiuti: ormai c’è di tutto

Stessa storia, stesso posto, stessa situazione che ormai si protrae da troppo tempo. Anzi, forse le cose sono perfino peggiorate perché le condizioni di degrado in cui si trovano i tre sottopassi pedonali di Monticelli hanno ormai superato i limiti della decenza e della tollerabilità. Siringhe usate e sporche di sangue, chiazze di urina, bottiglie di birra, murales e sporcizia di ogni genere: è questo il triste, e pericoloso, spettacolo che si trovano davanti gli utenti che li utilizzano per attraversare la strada lungo l’asse principale del quartiere. I sottopassi, come detto, sono tre: ma uno, quello di fronte all’ospedale Mazzoni, è chiuso ormai da diverso tempo. Nonostante non sia fruibile, però, lungo le scalinate ci sono delle siringhe senza tappo e ancora intrise di sangue, che mettono a serio rischio l’incolumità e la salute di qualche ragazzino, o bambino, che casualmente si trovi a passare di lì e che, inconsapevolmente, decida di raccoglierle. Sulla stessa scalinata, poi, c’è un giubbetto abbandonato che qualcuno potrebbe aver utilizzato come un laccio emostatico, visto che anche questo presenta delle evidentissime chiazze di sangue. Stessa situazione anche negli altri due sottopassi di Monticelli, che invece sono regolarmente aperti agli utenti, quello che si trova dinanzi alla casa di cura San Giuseppe e quello situato nella zona di largo degli Oleandri. Ebbene, entrambi sono completamente bui, senza illuminazione. Ma la cosa più grave è che anche in questi due sottopassi è pieno di siringhe senza tappo e insanguinate. . Per non parlare, poi, dei murales, delle parolacce e delle bestemmie riportate ovunque sui muri.

Matteo Porfiri