Dehors e assaggi d’estate. Riviera, le regole in arrivo

Comune pronto a incontrare la Soprintendenza su spazio pubblico e parcheggi: ma proprio quello della sosta sarà il tasto dolente .

Dehors e assaggi d’estate. Riviera, le regole in arrivo

Dehors e assaggi d’estate. Riviera, le regole in arrivo

È un continuo ‘work in progress’, quello sul nuovo regolamento dei dehors. La Sovrintendenza non ha ancora fissato una data per l’incontro con l’amministrazione comunale, ma ha chiesto al vertice di Viale De Gasperi di inviare le richieste. L’iter di approvazione, insomma, andrà avanti per le lunghe. D’altronde, di tempo ce n’è: la nuova deadline prevede che il nuovo regolamento venga approvato entro fine anno, e il comune ha già una bozza pronta. Una delle proposte avanzate dalle associazioni di categoria riguarda l’altezza dei pannelli di copertura: per i dehors semiaperti del centro, infatti, è indicata un’altezza massima di 1,5 metri, ma gli esercenti vorrebbero che questa soglia venisse innalzata almeno fino a 1,8 metri. Questo, perché dopo l’emergenza pandemica si è registrata la tendenza a consumare cibi e bevande all’esterno del locale: per tale motivo gli imprenditori chiedono di poter installare dehors più confortevoli, e divisori più alti consentirebbero di mantenervi, all’interno, una temperatura mite e costante. La categoria, invece, non pare intenzionata a fare questioni sui colori indicati per i tendoni dalla stessa Sovrintendenza. Un altro tasto dolente, invece, riguarda l’occupazione dei parcheggi. Il comune infatti è intenzionato a concederli, ma valutando caso per caso, nel rispetto del codice della strada – dehors troppo vicini agli incroci sarebbero pericolosi – e della zonizzazione cittadina. È facile immaginare, in tal senso, che le differenziazioni genereranno proteste. L’occupazione degli stalli blu, peraltro, dovrebbe essere permessa con un aggravio sulla tassa comunale, a fronte degli introiti persi su questi posteggi. Altra questione è quella delle dimensioni del dehor. Non è ancora chiaro quanto questi si potranno estendere: inizialmente si era pensato ad una percentuale compresa fra il 50% e l’80% della superficie interna lorda, ma è anche possibile che questa soglia venga rialzata tra l’80% e il 100%. Le acque, su questo tema, sono già piuttosto agitate. Nelle scorse settimane il comune ha riavviato i controlli sulle installazioni, e in almeno un caso è scattata una sanzione. Si ricorderà, peraltro, di come a inizio anno il vertice comunale abbia manifestato l’intenzione di applicare le sanzioni accessorie, previste dal regolamento comunale. Inoltre, per le violazioni alle disposizioni, sono previste sanzioni da 25 a 500 euro e il ripristino degli spazi.

Giuseppe Di Marco