Earth Day con Zuppi: "Pianeta ora insostenibile"

Dal Duomo arriva il monito del cardinale in vista del G7 che ci sarà in Italia: "Non vorrei che ci svegliamo soltanto quando andiamo a sbattere".

Earth Day con Zuppi: "Pianeta ora insostenibile"

Earth Day con Zuppi: "Pianeta ora insostenibile"

Arriva da Ascoli l’appello ai sette stati economicamente più avanzati che si riuniranno nell’ambito del G7, in programma proprio in Italia nel 2024 e che avrà diversi appuntamenti legati all’ambiente: occorre fare di più. Ieri la cattedrale di Sant’Emidio ha ospitato una tavola rotonda (che sarà poi trasmessa su Raiplay) nell’ambito dell’Earth Day, la due giorni che si celebra in tutto il mondo e che ad Ascoli è stata arricchita dalla presenza del presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Matteo Zuppi. ’Una sola terra, le sfide ambientali in un mondo in guerra’, era il titolo dell’incontro che ha contribuito quindi a proiettare Ascoli e la sua diocesi al centro di un dibattito di grande attualità. "Dal 2017, anno dell’enciclica Laudato Si’, diverse culture e religioni si sono ritrovate a voler condividere un percorso per abitare insieme nella casa comune – ha affermato Zuppi –. Se il nostro pianeta non è sostenibile, vuol dire che è insostenibile. Questo non è un concetto accessorio, non è qualcosa in più, ma è qualcosa di determinante. Dobbiamo capire dal 2017 che cosa è stato fatto , ma soprattutto cosa non è stato fatto. C’è ancora molto da lavorare". Ma cosa c’entrano le sfide ambientali con i conflitti bellici? Entrambi riguardano la salvaguardia del pianeta , la protezione della terra dagli effetti devastanti delle guerre e dei cambiamenti climatici provocati dall’azione dell’uomo. In sostanza, dal rischio di autodistruzione. E i rischi sono anche legati a quelle che il presidente della Cei ha definito ’sonnolenze’ pericolose.

"Non vorrei che ci svegliamo soltanto quando andiamo a sbattere", ha detto l’alto prelato, il quale ha aggiunto che "fare finta di nulla e dire che va tutto bene significa essere complici". Zuppi ha riconosciuto che c’è oggi, rispetto al passato, una consapevolezza maggiore negli stati e nei governi, ma che al momento rimane molto sulla carta, nelle costituzioni, e che quindi necessita di essere tradotta in qualcosa di concreto. In un duomo pieno per l’occasione, ha introdotto e poi concluso l’incontro il nostro vescovo Gianpiero Palmieri, che è vicepresidente della Cei con delega al Centro Italia e quindi stretto collaboratore di Zuppi: "Siamo in una fase in cui dobbiamo avere attenzione per i nostri territori, ma anche per le realtà internazionali", ha detto Palmieri. L’Earth Day prosegue oggi con la messa in piazza Arringo alle 10, seguita alle 11.30 da una preghiera interreligiosa.